Il pronto soccorso a pagamento a Bergamo: si pagano 149 euro per saltare la fila
Al Policlinico di Zingonia in provincia di Bergamo con 149 euro non si fa la fila al Pronto Soccorso. Si viene invece assistiti subito. Anche se si ha un codice bianco o verde. A scriverlo è il giornale Domani, che indica il Policlinico San Marco di Zingonia. Ma la nuova via era stata aperta solo tre mesi fa in un poliambulatorio di Brescia. Ad attivarlo a Bergamo è stato invece il gruppo San Donato. Che sul suo sito spiega come funziona. «L’ambulatorio ad accesso diretto di Policlinico San Marco rappresenta un nuovo servizio, offerto in regime di solvenza, per sottoporsi a visite mediche e ad eventuali esami diagnostici senza bisogno di prenotare. In caso di necessità di prestazioni sanitarie che non hanno carattere di urgenza (es. medicazioni di tagli o ferite, riscontro medico dopo un trauma di lieve-media entità, distorsione, rottura di un dente, cistite etc etc.), il paziente può recarsi presso l’ambulatorio per ricevere l’assistenza dei seguenti specialisti: Ortopedico; Chirurgo polispecialistico; Odontoiatra; Urologo». L’istituto precisa che «per accedere al servizio non è necessario prenotare. L’ambulatorio ad accesso diretto di Policlinico San Marco si trova al piano terra, nell’area degli ambulatori in solvenza. Una volta fatta l’accettazione e pagato il costo del servizio, il paziente viene indirizzato allo specialista da lui scelto». Il servizio è attivo dal lunedì al venerdì, dalle ore 7:30 alle 18:00. Il costo del servizio ambulatoriale ad accesso diretto, comprensivo di visita, è appunto di 149 euro. Non sono contati, ovviamente, i costi relativi ad eventuali esami diagnostici di primo e secondo livello.
Leggi anche:
- Il dermatologo dei vip: «Vi racconto i trattamenti estetici di Berlusconi e di quella volta che ho salvato Malgioglio»
- «Cane buongustaio», il medico del referto sessista prova a difendersi: «Era uno scherzo»
- «Mio marito bloccato per giorni con i piedi sanguinanti per colpa delle formiche». La denuncia choc dall’ospedale Pertini di Roma