«Con lei “queer” è diventata una parola appassionante come “resilienza”». Tra lacrime e risate, Chiara Valerio ricorda Murgia – Il video
«Ha fatto diventare la parola “queer” appassionante come la parola “resilienza”». Così, in una frase, Chiara Valerio riassume la collega e amica di lunga data Michela Murgia. In un commosso discorso che strappa lacrime e risate a chi oggi era presente ai funerali alla Basilica di Santa Maria in Montesanto in piazza del Popolo a Roma, per ricordare la scrittrice e attivista femminista, morta il 10 agosto pochi mesi dopo aver rivelato di avere un cancro ai reni. Valerio esordisce così: «È difficile parlare di lei al passato, così lo farò al futuro». L’autrice e conduttrice radiofonica va veloce con le parole, abbozzando nella mente di chi non la conosceva di persona attimi di vita quotidiana vissuti con Murgia: «Non sgrasserà ancora una volta il brodo di carne così che noi il giorno dopo non lo avremo ancora digerito. Lo stesso vale per la pasta alle vongole con la bottarga». «Michela Murgia – continua Valerio finché la sua voce non viene sommersa dal fragore degli applausi – dirà che la cucina è politica, che le donne sono politica, i sampietrini sono politica, che ridere è politica, vestirsi è politica, scrivere è politica, parlare è politica, ascoltare è politica»
Time, weather e tense
«Mi telefonerà e mi dirà “che ne facciamo di questa cosa?”. E io le risponderò: “Quello che facciamo sempre”». E ancora: «Mi dirà che questo posto è troppo piccolo: “Ci hanno sottovalutato e sabotato ancora una volta”. Mi aspetto da lei altre maschere, metamorfosi e sorprese». In un’altalena di emozioni, Valerio si avvicina alla conclusione del suo discorso d’addio. «Gli inglesi hanno tre parole per dire “tempo”, cioè time, weather e tense. Siccome lei andrà via prima del tempo, perché non c’è tempo… «Siccome siamo stati tutti bambini e sappiamo che è difficile coniugare i verbi – “tense” – allora oggi per Michela usiamo il tempo atmosferico», spiega Valerio, così domani «pioverà Michela Murgia, o splenderà Michela Murgia. Ventosa, nebbiosa. C’è tanto weather per Michela Murgia e per tutti noi». Un «tutti» solo maschile che a Murgia non piacerebbe. «Vabbè, Miche’, tutti, tutte e tuttu».
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