Per il Financial Times Forte dei Marmi è «oramai una colonia russa»
Il Financial Times punta il faro sulla località turistica di Forte dei marmi e sull’ampia presenza di russi, da sempre. «A Forte metà delle persone sono turisti, metà sono in esilio», titola il quotidiano finanziario inglese, «a differenza di Monaco e Porto Cervo, ha un’aria di mistero. Circospetto ma per gente vistosa, con auto di sicurezza privata che pattugliano il paese vuoto la notte, o guardie in vestito scuro ai cancelli delle ville». Marianna Giusti, che firma il pezzo, racconta il luogo che ben conosce e un episodio, quando da bambina trovarono, privo di sensi un ragazzino di 19 anni che banconote da 500 e 200 euro in tasca. «Forse è uno di loro», disse un amico dell’autrice. Con «loro», a Forte dei Marmi, si intende un russo. Perché a Forte «tutti sanno almeno una storia sui russi». Sin da giovane, la giornalista ricorda aneddoti e leggende, come quella di un russo che con il suo suv dopo aver investito una ragazzo in moto gli offrì 10mila euro iper non aver alcuna denuncia.
I russi si comportano «come colonizzatori»
«La concentrazione di super-ricchi a Forte – spiega – ha fatto lievitare i prezzi. Le ville vengono affittate a 400.000 euro per la stagione estiva, le camere d’albergo hanno una media di 900 euro a notte e un posto in spiaggia può costare fino a 500 euro al giorno. Datcha, la residenza extralusso di proprietà di Tinkov, un magnate russo-cipriota, può essere prenotata per 100.000 euro a settimana o circa 1 milione di euro per la stagione. Molti clienti sono russi o dell’Europa orientale». Il mese scorso, la Fondazione anticorruzione di Alexei Navalny ha riferito che i parenti di Yevgeny Prigozhin, fondatore del gruppo Wagner, possiedono una villa a Forte del valore di 3,5 milioni di euro. «L’organizzazione ha già riferito che circa 2.500 delle 7.000 case di Forte appartengono a russi. Quando la guerra si è intensificata nel 2022, molte delle élite russofone si sono ritirate qui in modo permanente», sottolinea Giusti. Emblematico è il caso citato dalla giornalista sul complesso “La Rosa dei Venti” con le case in mano ai russi, comprate pian piano nel corso degli anni. «Semplicemente – dichiara una imprenditrice al Ft – suonavano alle porte dei pensionati italiani che villeggiavano qui da 50 anni e offrivano loro 3 milioni di euro. Di fronte a simili offerte, tutti hanno venduto». Il quotidiano paragona i russi a dei colonizzatori. «Qui i russi – spiega una imprenditrice nel settore alberghiero – sono come un elefante in strada. Nessuno riesce a opporsi».
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