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Ucraina: almeno 500 bambini uccisi dall’inizio del conflitto. Attacco a Cherson, ucciso un neonato e il fratellino di 12 anni

13 Agosto 2023 - 12:30 Redazione
Altra giornata di sangue nel conflitto russo-ucraino. L'attacco nella notte a una base di Mosca con 17 droni, vicino a Yevpatoriya. Kiev nega ogni coinvolgimento nel blitz vicino al ponte di Crimea

Sei persone, tra cui un neonato, sono state uccise oggi nella regione di Cherson da un attacco russo con fuoco di artiglieria. A renderlo noto su Telegram il ministro dell’Interno ucraino, Igor Klymenko. «I russi hanno ucciso sei persone nella regione di Cherson», ha scritto il ministro. Nel villaggio di Shyroka Balka sono morti tre adulti e un neonato, inclusi una coppia e il loro bimbo di 23 giorni, mentre il figlio di 12 anni della coppia è morto dopo esser arrivato in condizioni disperate in ospedale. Due uomini sono stati uccisi inoltre a Stanislaviv, dove è rimasta ferita anche una donna.

Attacco con droni ucraini nella Crimea occupata

Nella notte c’è stato un maxi attacco delle forze ucraine, con 17 droni che hanno attaccato una base logistica delle truppe russe vicino a Yevpatoriya nella Crimea occupata, a seguito della quale, secondo le prime informazioni, «decine di occupanti» sono stati uccisi o feriti. Secondo le fonti del controspionaggio militare, citate del giornale, i droni hanno colpito tende, parcheggi di veicoli e autocisterne, causando gravi danni. I sistemi di difesa aerea russi hanno distrutto un veicolo aereo senza pilota lanciato dalle forze di Kiev su Belgorod domenica mattina presto, ha dichiarato il ministero della Difesa russo. «Non ci sono vittime né danni», ha dichiarato il ministero sull’app di messaggistica Telegram. Almeno 500 bambini sono stati uccisi in Ucraina dalle forze russe dall’inizio dell’invasione e quasi 1.100 sono rimasti feriti: lo ha reso noto su Telegram l’ufficio della Procura generale del Paese, come riporta Ukrinform. «Più di 1.597 bambini in Ucraina hanno sofferto per l’aggressione armata su larga scala della Federazione Russa – si legge in un comunicato -. Fino alla mattina del 13 agosto 2023, secondo le informazioni ufficiali fornite dai procuratori minorili, 500 bambini sono stati uccisi e più di 1.097» sono rimasti feriti. La maggior parte dei bambini è stata colpita nella regione di Donetsk, precisa la nota. 

Kiev non sa cosa sia successo al ponte in Crimea

L’aeronautica militare ucraina ha affermato oggi di non conoscere ancora le circostanze e le conseguenze delle esplosioni di ieri vicino al ponte di Crimea. Lo ha dichiarato a United News il portavoce dell’Aeronautica, Yuriy Ignat, come riporta Rbc-Ucraina. Il commento segue le dichiarazioni di ieri delle autorità russe, secondo cui le esplosioni sono state provocate da missili ucraini che hanno cercato di colpire la struttura ma che sono stati abbattuti dalle forze russo. «Il fumo è stato usato fin dalla Seconda Guerra Mondiale», ha detto Ignat riferendosi al denso fumo che ha avvolto una parte del ponte, che era visibile anche nei video pubblicati sui social. «È una forma di mimetizzazione. In questo caso – dichiara – non sappiamo cosa stia succedendo. Forse stanno facendo una specie di esercitazione. Non so ancora dire cosa stia succedendo. Forse le immagini satellitari ci diranno di più se ci sono danni. Non bloccherebbero semplicemente l’accesso (al ponte) senza un motivo molto valido». Per il portavoce incidenti simili potrebbero diventare più frequenti.

(in copertina foto EPA/OLEG PETRASYUK)

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