J-Ax si schiera a fianco di Sfera Ebbasta: «Il discorso di Samuele Bersani sull’autotune? È ignorante, bisogna stonare apposta»
È l’estate dei tormentoni musicali o dei dissing tra artisti? Si parla più delle canzoni o dei personaggi del mondo musicale e delle loro liti? Senza nulla togliere ai The Kolors e alla loro Italodisco, che macina record su record, l’estate 2023 sembra essere più un vortice senza fine di di botta e risposta tra i musicisti italiani che altro. Basti pensare al dissing tra Salmo e Luché, ma anche a quello tra Paolo Meneguzzi e J-Ax, così come alla querelle sull’autotune tra Samuele Bersani e Sfera Ebbasta. E dalle pagine del Corriere della Sera, proprio J-Ax torna a parlare – tra le altre cose – dell’autotune, prendendo le difese del trapper e lanciando una frecciatina al cantautore: «Ho sempre l’impressione che ci siano i vecchi che dicono ai giovani che la loro musica fa schifo». E J-Ax incalza: «Bersani per me è uno dei più grandi, però partire dal fatto che si è staccato l’autotune a Sfera Ebbasta per dire che fa schifo è un discorso ignorante, perché l’autotune nella trap è un effetto che va usato in un certo modo. Tecnicamente, per renderlo bene, bisogna stonare apposta. Sfera è uno dei più bravi a usarlo e Bersani queste cose le dovrebbe sapere».
Nel corso dell’intervista Alessandro Aleotti, vero nome di J-Ax, torna a parlare anche di Disco Paradise, il brano estivo pubblicato da J-Ax, Fedez e Annalisa, e definito una «marchetta» da Meneguzzi. Al Corriere, J-Ax spiega: «All’inizio mi ha fatto molto ridere rispondere alla provocazione, ma è un argomento caldo: negli ultimi anni c’è risentimento verso la musica che va e penso che anche altri siano stanchi di sentirsi dare del fallito quando non azzecchi il pezzo e del “marchettaro” quando imbrocchi la hit». Subito dopo le parole di Meneguzzi, J-Ax ha risposto in rime con una brano, spiegando che «questa cosa in prospettiva non è dissing, è beneficenza estiva». Nel brano, J-Ax dice: «Con una story del cazzo ti ho ridato la vita, sapendo bene come sarebbe finita». E poi ancora: «Sali sulla barca e poi t’attacchi al c***o come prima. Salmo e Luché che sfida epica, a me tocca Meneguzzi è una vita che la sfiga mi perseguita», invitando Meneguzzi a scrivere un pezzo come L’Avvelenata di Francesco Guccini. Insomma, anche il Maestrone è stato tirato in mezzo ai dissing estivi del 2023. Ma proprio ne L’Avvelenata, dati causa e pretesto, si potrebbe trovare la probabile implicita risposta a tutto questo, già previsto nel 1976.
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