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No! I militari americani non hanno prodotto i vaccini anti Covid

Non è dimostrato che i militari americani abbiano prodotto i vaccini Covid. I vaccini hanno dimostrato comunque di essere sicuri ed efficaci

Circola su Facebook il video di una conferenza tenutasi nel gennaio scorso a Stoccolma, dove la dottoressa Alexandra Latypova dimostrerebbe che tutti i vaccini anti Covid di Pfizer, Astrazeneca e J&J sarebbero stati prodotti in realtà dai militari americani. Tutto questo dovrebbe significare che siamo di fronte a un complotto volto a danneggiare la popolazione mondiale? Vediamo perché si tratta di una narrazione infondata.

Per chi ha fretta:

  • Le affermazioni di Alexandra Latypova su come vengono approvati i vaccini sono inficiate da una mancata comprensione di come funzionano effettivamente queste procedure.
  • Anche le affermazioni sui presunti eventi avversi sono dovute a lacune nella comprensione di come funzionano i sistemi di segnalazione passiva.
  • Anche le allusioni su presunte ingerenze dei militari americani sono prive di fondamento.

Analisi

Le condivisioni sono accompagnate dalla seguente didascalia:

I “VACCINI” COVID-19 NON SAREBBERO STATI PRODOTTI DA PFIZER, MODERNA, ASTRAZENECA, J&J MA SONO PRODOTTI MILITARI USA.

DATI, DOCUMENTI E PROVE sono stati forniti dalla Dott.ssa Alexandra Latypova il 21 Gennaio 2023 alla Conferenza di Stoccolma (DOPPIATO ITA).

Particolarmente virale è un post del marzo 2023 condiviso nel mese di agosto da diversi account e gruppi Facebook (nell’immagine sottostante la condivisione nel gruppo “PUTIN VLADIMIR”).

Militari americani e vaccini anti Covid

I colleghi di FactCheck hanno analizzato nel gennaio scorso tutta la produzione complottista di Latypova. Il personaggio infatti non è proprio noto per rigore e sobrietà. Noi ci concentreremo sulla parte del filmato in oggetto che va dal minuto 17 al minuto 21, ovvero quella in cui si fanno allusioni sulla introduzione di prototipi militari e sulla proprietà intellettuale dei vaccini. Tutto il resto è la solita solfa basata sul sistema di segnalazioni passive del Vaers, di cui abbiamo trattato a iosa, mostrando che tali narrazioni non dimostrano affatto un collegamento tra vaccini ed eventi avversi gravi. Per cominciare potete leggere qui, qui e qui.

Latypova ha spiegato la narrazione in oggetto in maniera molto più chiara e dettagliata in questa intervista – rilasciata sempre nel gennaio 2023 -, dove si parla di un nuovo report «bomba» il quale mostrerebbe che il Dipartimento della Difesa avrebbe controllato il programma di vaccinazione Covid fin dall’inizio. Tutto questo sarebbe stato poi insabbiato attraverso un «teatrino politico», fino all’approvazione da parte della FDA.

Latypova fraintende le procedure di approvazione dei farmaci

Secondo Latypova il Dipartimento della Difesa americano avrebbe utilizzato «pratiche contrattuali molto losche» forte di alcune leggi volute da Barack Obama per «proteggere le aziende farmaceutiche», dispensandole dal condurre studi clinici adeguati. Tutto questo è fantascienza. Gli ampi studi a cui abbiamo accennato, oltre a coinvolgere tantissime persone, devono anche venire pubblicati in riviste scientifiche dove degli esperti ne analizzeranno i dati; dopo la pubblicazione tutti gli esperti del mondo possono leggerli e avanzare dubbi su metodi e presunte incongruenze nei dati. Tutto questo viene prima, durante e dopo il processo di approvazione da parte delle Agenzie competenti nel mondo, come la FDA americana. Delle fasi di sperimentazione clinica a cui sono stati sottoposti i vaccini abbiamo trattato qui.

«L’errata caratterizzazione di Latypova probabilmente deriva dalla sua lettura errata delle leggi che regolano le autorizzazioni per l’uso di emergenza», spiegano i colleghi di FactCheck. Di come queste procedure di UEA (approvazione d’emergenza) possano ispirare deliri complottisti basati sulla loro mancata comprensione abbiamo trattato in questo precedente articolo, dove saltò fuori – addirittura – che ComiRNAty non esistesse.

Per ironia della sorte anche l’idea che Pfizer, Astrazeneca e J&J sarebbero stati prodotti in realtà dai militari americani, sembra più una mancata comprensione da parte dei complottisti italiani di quanto afferma Latypova (Sic!). Quest’ultima parla più “precisamente” di un controllo governativo nella produzione di vaccini, senza adeguati controlli.

Le spiegazioni degli esperti americani

«L’argomentazione di Sasha Latypova è un classico esempio di errore causale», ha spiegato ai colleghi di FactCheck il professore di diritto all’Università dell’Illinois Jacob S. Sherkow: «Latypova presuppone che, poiché alcune indagini cliniche non sono richieste da un EUA, non avrebbero potuto aver luogo. È falso per una questione di diritto, per una questione [di] logica e un dato di fatto».

La professoressa di diritto dell’Università di Villanova Ana Santos Rutschman, interpellata dai colleghi di FactCheck, spiega che il Dipartimento della Difesa è sempre coinvolto nella ricerca e sviluppo dei vaccini in quanto molte delle malattie prevenibili si verificano al di fuori degli Stati Uniti dove operano le truppe americane. Non si occupa di creare e produrre i vaccini, piuttosto finanzia le operazioni di ricerca che poi devono rispettare le regole della FDA al fine di ottenere l’approvazione.

Conclusioni

I militari non hanno prodotto i vaccini anti Covid, né hanno operato per farli approvare senza adeguati controlli. Ma anche se questa affermazione fosse realmente dimostrata, comunque parliamo di farmaci che hanno dovuto superare tre fasi di sperimentazione clinica, coinvolgendo decine di migliaia di persone, infine hanno dovuto ottenere l’approvazione delle agenzie del farmaco di tutto il mondo.

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