L’Ucraina rivendica (per la prima volta) gli attacchi al ponte di Kerch in Crimea e diffonde i filmati – Il video
Per la prima volta il Servizio di sicurezza civile ucraino (Sbu) ha rivendicato la responsabilità degli attacchi al ponte di Kerch nella Crimea annessa, avvenuti a ottobre e il mese scorso. E lo ha fatto diffondendo alla Cnn i video dell’attentato. In uno di questi si vede in azione un drone navale ucraino, imbottito di 850 kg di esplosivo, che si avvicina al pilone colpito e poi un secondo drone che si dirige verso il lato ferroviario del ponte. Secondo quanto dichiarato dal capo del Sbu, Vasyl Maliuk, si tratta di droni marini sperimentali chiamati «Sea Baby». Il ponte di Kerch, oltre ad essere un collegamento essenziale, è anche considerato il simbolo del presidente russo Vladimir Putin di conquistare l’Ucraina.
August 16, 2023
Le petroliere prese d’assalto
Inoltre, Maliuk conferma che con questi droni Kiev ha anche attaccato le petroliere russe nelle scorse settimane: «I droni di superficie marina sono un’invenzione unica del servizio di sicurezza dell’Ucraina. Nessuna ditta privata è stata coinvolta in questo. Con l’aiuto di questi droni, abbiamo recentemente effettuato con successo un attacco al ponte di Crimea, un grande attacco all’Olenegorsky Gornyak e alla petrorliera Sig», ha detto. Quest’ultima, secondo i funzionari ucraini, trasportava carburante per l’esercito russo. Ma la minaccia sembra non finire: «Stiamo lavorando – conclude il capo del Sbu – a una serie di nuove operazioni interessanti, anche nelle acque del Mar Nero. Sarà eccitante, specialmente per i nostri nemici».
August 16, 2023
«La guerra non finirà a breve»
Non solo nuovi potenziali attacchi di rilievo. La vice premier e ministra per la Reintegrazione dei territori temporaneamente occupati, Iryna Vereshchuk, allontana l’idea che la guerra possa finire – come ipotizzato da alcuni – tra due/tre settimane, entro la fine dell’anno o la prossima primavera. «Quanto durerà la guerra?», si chiede Vereshchuk. «Dobbiamo essere onesti. In questo conflitto, il percorso verso la vittoria sarà lungo e difficile. Dobbiamo prepararci a una lunga lotta. I cittadini e il governo, tutti devono prepararsi a una guerra lunga e difficile. Solo allora vinceremo», risponde.