Germania, primo via libera alla legalizzazione della cannabis. Il ministro della Sanità: «Taglieremo le gambe ai trafficanti»
Il governo tedesco ha approvato ieri – giovedì, 16 agosto – il progetto di legge per la legalizzazione parziale della coltivazione e del consumo di cannabis in Germania. Dovrà passare ora in parlamento, ma potrebbe entrare in vigore già il primo gennaio 2024. La proposta, presentata dal ministro della Sanità Karl Lauterbach (Spd), del governo di Olaf Scholz, prevede che tutti i maggiorenni siano autorizzati a possedere fino a 25 grammi di cannabis. Ma anche a coltivarne fino a un massimo di tre piante e ad acquistarne fino a 50 grammi al mese in determinati luoghi. Lo scopo, stando alle parole di Lauterbach, è «stroncare il commercio illegale e tagliare le gambe ai trafficanti». Attualmente in Germania l’uso della cannabis è autorizzato solo a scopo terapeutico, ma è vietato a scopo ricreativo.
Cosa prevede il progetto di legge
Secondo il progetto del ministro della Salute, la coltivazione della pianta dovrebbe essere permessa in appositi locali definiti «cannabis-club» e formati al massimo da 500 persone. Con consegne limitate a 25 grammi al giorno e 50 grammi al mese per i membri. Che dovranno però fumare altrove e non nelle vicinanze di scuole, strutture sportive o parchi giochi. In una seconda fase, inoltre, i negozi specializzati e selezionati della città saranno autorizzati alla vendita. La proposta di legge prevede inoltre una campagna di sensibilizzazione rivolta ai giovani con lo slogan «Legale, ma…», per sottolineare i pericoli per la salute derivanti dal consumo di cannabis, soprattutto fino ai 25 anni di età. «La protezione dei bambini e dei giovani è una componente centrale dell’intera proposta legislativa», ha sottolineato il ministero della Salute.
Le polemiche
Il primo via libera al disegno di legge è stato accompagnato da una serie di polemiche molte dure. Il ministro-presidente della Baviera, Markus Soeder della Csu, ha scritto che il piano del governo è un «pericolo per la salute». Aggiungendo: «Con noi, nessuna legalizzazione». Mentre il ministro dell’Interno della Sassonia, Armin Schuster della Cdu, ha parlato del pericolo di una «completa perdita di controllo» da parte dell’esecutivo semaforo. Il progetto di Berlino sulla cannabis produce «un mostro burocratico di primo grado. Che porterà a una perdita di controllo nella realtà. A causa della sua eccessiva complessità», ha detto su Ntv il presidente del sindacato di polizia tedesco DPolG, Rainer Wendt. Secondo cui «non si può parlare di un alleggerimento del lavoro della polizia e della magistratura». Nonostante le critiche, il medico e politico socialdemocratico sembra più che determinato. E si dichiara convinto che la legge tedesca sull’uso della controversa pianta sarà la migliore mai provata tra i Paesi che abbiano sperimentato questa strada.
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