In Evidenza Benjamin NetanyahuDonald TrumpGoverno Meloni
ATTUALITÀAlluvioniEmilia-RomagnaGoverno Meloni

Alluvione Emilia-Romagna, dopo tre mesi utilizzati (soltanto) 60 milioni su 4,5 miliardi

23 Agosto 2023 - 08:16 Redazione
emilia-romagna-alluvione-rischio-acqua-contaminata-cosa-succede
emilia-romagna-alluvione-rischio-acqua-contaminata-cosa-succede
Dopo 3 mesi è stato usato solo il 5% dei fondi stanziati col primo decreto. Quelli del secondo decreto sono, invece, spalmati su tre anni

In Emilia-Romagna gli amministratori locali hanno speso soltanto 60 milioni dei 4,5 miliardi messi a disposizione dal governo per i territori alluvionati. La cifre finali, scrive il Fatto Quotidiano, si ottengono sommando le voci di spesa relative al primo decreto approvato dal Cdm il 23 maggio e pubblicato in Gazzetta il primo giugno, dopo un passaggio al Tesoro che aveva ridotto l’importo a 1,6 miliardi rispetto ai 2,2 annunciati. Nel suddetto decreto, volto a rispondere alle emergenze del territorio, le voci più significative riguardavano gli ammortizzatori sociali (620 milioni per la cassa integrazione e 300 per mettere in sicurezza i lavoratori) e un fondo per le imprese con alti livelli di export (altri 300 milioni). Troppi soldi per quei capitoli di spesa e infatti oggi, scrive il quotidiano, si scopre che ne stati spesi solo il 5% (60 milioni): 30 milioni per la cassa integrazione, 18 milioni per gli autonomi, 11 milioni per l’export delle imprese. Ma il miliardo rimanente – teoricamente stanziato per il dopo-alluvione – non può essere utilizzato in altri modi, nonostante il 31 agosto gli amministratori locali – che incontreranno il commissario straordinario alla Ricostruzione dell’Emilia-Romagna, Francesco Paolo Figliuolo – chiederanno di utilizzarlo per altre voci di spesa. Difficile, però, che il Tesoro acconsenta. Ma non solo: nello stanziamento di 4,5 miliardi, oggetto di botta e risposta tra la premier Giorgia Meloni e il presidente della regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, l’esecutivo somma gli 1,6 miliardi del primo decreto coi circa 2,7 miliardi del secondo. Ma i primi non sono destinati alla ricostruzione e i secondi sono, invece, spalmati su 3 anni (800 milioni quest’anno, 750 l’anno prossimo e 850 nel 2025) e destinati solo alla ricostruzione pubblica. 

Leggi anche:

Articoli di ATTUALITÀ più letti