Aereo precipitato, Putin rompe il silenzio e «omaggia» le vittime dello schianto: «Prigozhin? Ha commesso molti errori» – Il video
A 24 ore dallo schianto del jet Embraer Legacy 600 di Yevgeny Prigozhin sopra i cieli di Tver, il presidente russo Vladimir Putin rompe il silenzio, per esprimere «le sue condoglianze a tutti coloro che sono morti» nello schianto dell’aereo. A riferire il contenuto del discorso pronunciato alla presenza del governatore provvisorio del Donetsk, Denis Pushilin, sono le agenzie di stampa russe, tra cui Ria Novosti. Putin, in particolare, spende alcune parole alquanto ambigue sul conto del suo ex fedele alleato Yevgeny Prigozhin, dato per morto nello schianto dall’Autorità del trasporto aereo russo. «I dati preliminari sembrano indicare che a bordo del volo erano diversi dipendenti del gruppo Wagner. Vorrei sottolineare che queste persone che hanno dato un contributo significativo alla nostra causa comune della lotta contro il regime neonazista in Ucraina. Non lo dimenticheremo», afferma Putin. Se è così, è il caso di rendere omaggio dunque al “compianto” Prigozhin. Putin lo fa con queste parole: «Lo conosco da lungo tempo, sin dagli anni ’90. Era un uomo dal destino difficile, ma di talento. Ha commesso dei seri errori, ma ha anche raggiunto i necessari risultati, per se stesso e, quando gliel’ho chiesto, per la causa comune, come è stato nei mesi recenti». E ancora, sulle ultime ore del (fu) capo della milizia privata: «Da quanto so, era appena rientrato dall’Africa e aveva incontrato qui (a Mosca, ndr) alcune autorità». Sono queste le prime parole di Putin (o di altre fonti del Cremlino) sulla vicenda da quanto ieri il jet si è schiantato al suolo nella regione di Tver. Nell’intento di fugare i dubbi sulla reale dinamica di quanto accaduto, Putin ha poi assicurato che l’inchiesta sullo schianto dell’aereo della Wagner sarà esaustiva. «Il capo del Comitato investigativo mi ha già fatto rapporto stamane», ha detto.