Migranti, interviene la Commissione europea: «Preoccupati per l’aumento degli sbarchi. L’Italia non sarà lasciata sola, pronti nuovi aiuti»
«La Commissione europea è consapevole e continua a essere molto preoccupata per l’aumento degli arrivi nel Mediterraneo centrale e in particolare in Italia». Dopo giorni di polemiche tra governo e opposizioni sulla gestione degli sbarchi, è Bruxelles a intervenire sull’emergenza migranti. L’esecutivo europeo, fa sapere una portavoce, ha collaborato con le autorità italiane per contribuire a decongestionare l’hotspot di Lampedusa, in particolare «attraverso l’assistenza di emergenza che consente il trasferimento aereo dei migranti vulnerabili dall’isola ad altre località del territorio italiano». Un messaggio di vicinanza al governo, in cui Bruxelles ribadisce di aver sempre sostenuto l’Italia «nell’affrontare le sfide migratorie» e di essere «pronta a farlo ancora». Il portavoce della Commissione europea ha aggiunto che il meccanismo di solidarietà volontario per la ridistribuzione dei migranti «è attivo» e può contribuire «a migliorare e accelerare il processo di ricollocazione», soprattutto in seguito all’importante aumento di arrivi registrato nelle ultime settimane.
Aiuti economici e ricollocazioni
Attualmente, fa sapere l’esecutivo Ue, «degli 8.000 impegni presi dagli Stati aderenti, sono state effettuate 2.548 ricollocazioni in totale da tutti i Paesi MED5, di cui 1.076 dall’Italia. Un numero significativo di impegni è stato reso disponibile, soprattutto da Germania e Francia: altri trasferimenti sono in programma». Le agenzie comunitarie che si occupano di immigrazione – Frontex, Agenzia dell’Unione europea per l’asilo ed Europol – hanno dispiegato 450 persone in Italia. L’obiettivo è quello di aiutare il governo non solo a gestire gli sbarchi ma anche il processo di accoglienza, attraverso per esempio «l’invio diretto di esperti a supporto del Ministero dell’Interno e delle prefetture». Lo scorso luglio, la commissaria agli Affari interni Ylva Johansson ha visitato Lampedusa insieme al ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, offrendo un sostegno di 14 milioni di euro per un nuovo progetto che possa garantire condizioni di accoglienza più adeguate sull’isola. Ora la Commissione – fa sapere il portavoce di Bruxelles – è pronta a sostenere ulteriormente l’Italia: «Le risorse aggiuntive nell’ambito dell’assistenza alle emergenze possono essere utilizzate anche per progetti negli Stati membri sottoposti a forti pressioni. Queste risorse possono essere rese disponibili quando si verifica un’emergenza, in modo rapido e flessibile».
Lo scontro Schlein-Meloni
Ieri la polemica sulla gestione dell’aumento degli sbarchi da parte del governo italiano ha portato a un duro botta e risposta tra la premier Giorgia Meloni e la segretaria del Pd Elly Schlein. Lo scontro è nato dopo che la nave «Sea-Eye 4» è finita sotto fermo amministrativo a Salerno per «ripetuta violazione» del decreto Cutro, che non consente i recuperi plurimi di migranti dopo l’indicazione del porto di approdo in Italia. «Ricevere una multa e un fermo per aver salvato più vite umane di quelle “autorizzate”: il decreto del governo Meloni costituisce il reato di solidarietà. Ci dicano: quelle persone in pericolo andavano forse abbandonate in mare?», ha attaccato la segretaria dem. La premier però non arretra. E rivendica la stretta contro le ong messa a punto dal suo esecutivo: «Reato di solidarietà? Facciamo applicare leggi e principi che esistono da sempre in ogni Stato – ha risposto Meloni –. Non è consentito agevolare l’immigrazione illegale e favorire, direttamente o indirettamente, la tratta di esseri umani».
Credits foto: ANSA/Raphael Schumacher/Sos Humanity | Un momento delle operazioni di salvataggio di un barcone con 60 migranti a bordo nelle acque del Mediterraneo (23 Agosto 2023)
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