Scuola, dal 1° settembre aumenta lo stipendio dei presidi. Il ministero: «Saldati gli arretrati a oltre 150mila supplenti»
Per quanto riguarda il pagamento del personale scolastico, il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara si ritiene soddisfatto: annuncia di aver tenuto fede agli impegni presi. Il riferimento è nello specifico al versamento delle mensilità dovute ai supplenti precari, che così risulta garantito prima che finisca il mese in corso. La realizzazione di una promessa fatta lo scorso 12 agosto (in seguito alle numerose denunce effettuate via social da parte dei supplenti senza stipendio), che ha permesso di saldare gli arretrati – ha annunciato oggi il ministero – per «oltre 173mila ratei contrattuali, corrispondenti a circa 157mila contratti e a oltre 92mila persone con contratto di lavoro a tempo determinato». Le risorse erogate complessivamente si aggirano intorno ai 121 milioni di euro. Non è però l’unico fronte su cui il governo ha deciso di intervenire: in una nota il ministero fa infatti sapere che parallelamente è stato assicurato l’aggiornamento degli stipendi dei dirigenti scolastici. Che troveranno le modifiche in busta paga già da settembre.
Un allineamento al contratto integrativo nazionale riguardo l’aggiornamento dell’indennità di posizione, quota variabile, fa sapere ancora il ministero di Valditara, che interesserà 4.899 dirigenti scolastici in costanza di incarico (circa il 70 per cento). L’aggiornamento del nuovo stipendio per gli incarichi partiti invece al 1° settembre avverrà dopo la registrazione da parte della Corte dei conti, e la speranza è che gli aggiornamenti possano incidere già sul cedolino di ottobre. Tuttavia, precisa Valditara, ci sono ancora molti miglioramenti da apportare: «Resta fermo il forte impegno a intervenire, in collaborazione con il Ministero dell’economia e delle finanze, per snellire e velocizzare le procedure di erogazione degli stipendi del personale precario della Scuola».
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