Gli esodati del Reddito di cittadinanza, chi rischia di essere escluso da tutti gli aiuti dal 1° settembre
Dal prossimo 1 settembre, una parte di chi ha ricevuto il messaggio di stop del Reddito di cittadinanza tra luglio e agosto rischia di scoprire che non avrà diritto ad alcun sostegno. Secondo quanto riporta la Repubblica, si tratterebbe di almeno qualche migliaio di persone tra le 154.507 famiglie che hanno ricevuto l’sms dell’inps a luglio e le altre 33.765 che lo stanno ricevendo in questi ultimi giorni di agosto. Una cifra ancora da definire che andrà calcolata tra chi ha ricevuto il Reddito di cittadinanza negli ultimi sette mesi e ha dichiarato un Isee sotto i 9.360 euro e non inferiore a 6.000. E sarebbe proprio quella soglia a tornare ora in discussione all’interno del governo Meloni, nel tentativo di tamponare una situazione che rischia di scatenare nuove tensioni, dopo quelle a cui si è assistito già nel mese scorso in Campania.
Le soglie Isee
Gli “esodati del Reddito di cittadinanza” potrebbero quindi non avere il diritto ad accedere alla piattaforma Siisl, quella creata da Ines e ministero del Lavoro in collaborazione con le Regioni, e scoprire di non poter accedere neanche al Sfl, il Supporto per la formazione e il lavoro che per 12 mesi garantisce un sussidio di 350 euro, senza possibilità di rinnovo. Secondo la Repubblica, il motivo dell’esclusione è da individuare nelle tre fasce Isee stabilite dal governo per valutare le misure di contrasto alla povertà. Per la “social card alimentare” da 382,5 euro utile per la spesa alimentare, il tetto Isee è fissato a 15mila euro. Chi ancora può usufruire del Reddito di cittadinanza, purché siano famiglia con minori, over 60 e disabili, la soglia Isee è di 9.360. Chi invece è considerato nelle condizioni di poter lavorare e può quindi accedere ai corsi di formazione professionale con un sussidio per un anno di 350 euro, la soglia Isee è di 6mila euro.
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