L’ex ministra Trenta difende il generale Vannacci: «Non andava rimosso, lui punito per l’uranio impoverito»
«Vannacci? Non andava rimosso. Così facendo, ne hanno fatto un martire. E comunque ha il diritto di esprimere le sue idee». Elisabetta Trenta, ex ministro della Difesa nel governo Conte I e oggi componente della Democrazia Cristiana (la nuova formazione centrista guidata da Antonio Cirillo), difende il generale della Folgore, Roberto Vannacci, autore del libro Il mondo al contrario. «Quel libro è legittimo. Una punizione per le denunce sull’uranio impoverito? Ci ho pensato. Ancora oggi le vittime attendono le scuse da parte dei responsabili. Invece in Italia si è preferito negare tutto. Ma i fatti raccontano una storia diversa», spiega a La Verità.
«Vannacci ha ragione quando parla dell’importanza di non smarrire le proprie radici»
Secondo l’ex ministra «Vannacci ha toccato alcune corde importanti, argomenti sensibili in sintonia con la pancia del Paese». Non condivide i contenuti del libro del generale ma il parà «ha ragione quando sottolinea l’importanza di non smarrire le proprie radici. In ogni caso, come diceva Voltaire, pur non condividendo le sue idee, mi batto perché possa esprimerle. Vannacci ha tutto il diritto di esternare il suo pensiero, e penso l’abbia fatto senza superare il segno. Temo che molti abbiano letto il suo libro accecati dal pregiudizio». Al posto del ministro Crosetto «non avrei rimosso il generale dall’incarico, ma non lo ha fatto neanche lui. La decisione attiene alle competenze dei vertici delle forze armate».
«L’opportunità – aggiunge – non è sanzionabile, e comunque sarebbe bastato avviare un’indagine interna, per stabilire se le frasi di Vannacci fossero contrarie ai principi costituzionali. In base a ciò che leggo, non lo sono». Ha conosciuto personalmente Vannacci. «L’ho incontrato – spiega – in veste di ministro della Difesa, in occasione della sua denuncia sugli effetti dell’uranio impoverito sui nostri militari in zone di guerra. Mi sono occupata a lungo della questione. È sempre stato un tema drammatico, che ancora oggi resta irrisolto: una pagina vergognosa per la Difesa». Vannacci viene punito oggi per le sue vecchie denunce sull’uranio? «L’ho pensato, è una delle ipotesi possibili».
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