Colpo di Stato in Gabon, i militari annullano le elezioni e prendono il potere: cosa sta succedendo
Nuovo golpe in Africa. Questa volta in Gabon, dove un gruppo di alti ufficiali ha annunciato con un comunicato stampa letto sul canale televisivo statale Gabon 24, l’annullamento delle elezioni, lo scioglimento «di tutte le istituzioni della Repubblica (il governo, il Senato, l’Assemblea nazionale e la Corte costituzionale, ndr)» e la «chiusura dei confini fino a nuovo avviso» nel Paese dell’Africa centrale. La mossa militare è arrivata pochi minuti dopo l’annuncio da parte dell’organo elettorale della rielezione del presidente, Ali Bongo Ondimba. Al potere da 14 anni, Ondimba è stato rieletto per un terzo mandato nelle elezioni con il 64,27% dei voti, battendo il suo principale rivale Albert Ondo Ossa. «Dopo aver constatato un governo irresponsabile e imprevedibile che provoca un continuo deterioramento della coesione sociale che rischia di portare il Paese nel caos, abbiamo deciso di difendere la pace ponendo fine all’attuale regime», ha detto uno dei soldati intervenendo a nome del «Comitato per la transizione e il ripristino delle istituzioni». Tempestive le reazioni internazionali: la prima ministra francese Elisabeth Borne ha fatto sapere che Parigi sta «seguendo da vicino la situazione»; mentre l’Alto Rappresentante Ue per la politica estera Josep Borrell, ha sottolineato come la situazione in Gabon sia confusa: «Se il golpe militare sarà confermato, ciò accrescerà l’instabilità nell’intera regione».
Tajani: «Impegnati per una soluzione diplomatica in Niger e Gabon»
Nel frattempo il ministero degli Esteri ha inviato alla «prudenza» gli italiani che si trovano nel Paese. «La Farnesina monitora l’evoluzione della situazione nel Paese. Invitiamo i connazionali alla prudenza. Per qualsiasi emergenza o segnalazione è possibile contattare la nostra Unità di Crisi», scrive il ministero su X. Mentre il ministro degli Esteri e vicepremier Antonio Tajani, citato in una nota della Farnesina, ha ribadito l’impegno dell’Italia nel trovare «una soluzione diplomatica della crisi in Niger e anche della più recente in Gabon, lavorando in stretto coordinamento con i partner», ha detto Tajani secondo il quale «è fondamentale che i Paesi europei mantengano una piena unità d’intenti nella ricerca di una via d’uscita pacifica che assicuri pace e stabilità all’intera regione del Sahel, lavorando d’intesa coi partner regionali». Se confermato, quello in Gabon di oggi – mercoledì, 30 agosto – sarebbe l’ottavo golpe nelle ex colonie francesi in Africa degli ultimi tre anni.
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