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«Sculacciami… legami tutta…», gli adesivi alle festa per ragazzini (col patrocinio del Comune): scoppia il caso nel Cuneese

02 Settembre 2023 - 20:11 Redazione
Dopo la protesta dei genitori, il comune ha ritirato il patrocinio. il giorno dopo gli organizzatori sono stati costretti a scusarsi

«Sculacciami», «Legami tutta» e pure «Escile». Sono solo alcuni dei testi sessisti stampati sugli adesivi e distribuiti dal dj di Radio gran Paradiso ai ragazzi presenti alla sagra di Borgo Macra dello scorso 25 agosto, a Racconigi (Cuneo). Le foto, diventate virali sui social, hanno spinto i genitori dei giovani a scrivere infuriati ai giornali locali. Il comune di Racconigi, che aveva concesso il patrocinio alla serata, si è invece «dissociato nel modo più totale» e ha subito preso le distanze dall’iniziativa. «Nessuna bozza di questi adesivi è stata mai preventivamente condivisa dal comitato con gli uffici comunali né con qualsiasi amministratore», precisano dal municipio. Le etichette sarebbero state distribuite mentre ormai la serata volgeva alle battute finali. Lo ha confermato il vice sindaco della città piemontese, Alessandro Tribaudino, che ha fatto sapere di non essersi accorto, durante la festa di paese, «di questi adesivi a dir poco indecorosi, che sappiamo ora esser stati distribuiti verso la fine dell’evento: in caso contrario saremmo immediatamente intervenuti per fermare la festa».

Le scuse di Radio Gran Paradiso

Il giorno dopo le polemiche sono arrivate le scuse di Radio gran Paradiso: «Siamo dispiaciuti per il fatto che la distribuzione degli adesivi abbia suscitato polemiche e disagio, ciò che è la cosa più lontana dal nostro operare, da sempre volto all’intrattenimento e al divertimento della gente», si legge nella nota dell’emittente radiofonica torinese, a firma della direttrice della programmazione Loredana Comolli. Gli adesivi «sono stati distribuiti a tarda ora – spiega – presumendo che non ci fossero più minori non accompagnati dai genitori. Ci scusiamo per avere urtato la sensibilità di alcune persone». E poi ancora: «Non faremo più uso degli adesivi in questione, di cui abbiamo già rimosso foto e video sui nostri canali social».

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