«Ti eviro e ti ammazzo», le minacce durate anni contro il magnate dello champagne Taittinger: arrestata l’amante
L’ex amante del magnate del noto champagne Pierre Emmanuel Taittinger è stata condannata dal Tribunale di Parigi a un anno di carcere. Il 70enne francese ha denunciato la donna, Samira L. 40enne, per reiterate persecuzioni verbali e minacce di evirazione e morte. Oltre ad aver molestato verbalmente anche la moglie e la figlia di Taittinger e un’altra presunta amante. La prima denuncia era arrivata nel 2017. Ma i due hanno avuto una relazione dal 2011 al 2014, che poi gradualmente è degradata. Si sono incontrati per la prima volta quando la 40enne fece da consulente contabile all’azienda del magnate francese. Con il tempo nacque un rapporto intimo tra i due che decisero di incontrarsi una volta a settimana con lui che le andava a fare visita in un appartamento di lusso di cui lui pagava l’affitto.
Le accuse sulla vita sessuale
Samira ha rivelato dettagli e accuse pesanti sulla loro vita sessuale. Secondo il suo racconto, lui l’avrebbe manipolata negli anni spingendola a bere molto per poi portarla nei sex club di Parigi e scegliere degli uomini per lei. «Sceglieva gli abiti, il trucco, la depilazione e gli uomini con cui avrei dovuto fare sesso», ha detto in Tribunale dichiarando di essere anche stata violentata in uno dei night club. Se inizialmente la situazione era quella di una coppia apparentemente «innamorata e libertina» – come l’hanno descritta i gestori di un club che frequentavano – poi lei ha preso una brutta piega sprofondando nell’abuso di alcol e farmaci.
Le minacce
Nel 2014 ha iniziato a essere sempre più pressante contro Taittinger inviandogli messaggi con minacce di morte qualora lui non avesse lasciato subito la moglie per stare con lei. Secondo quanto raccolto dalle indagini, si parla di almeno un centinaio di messaggi di questo calibro. Così il 70enne per tentare di placare la situazione, all’epoca le propose di pagarle l’affitto di un appartamento di 2.470 euro al mese per quattro anni in cambio della separazione e della fine delle minacce. Una proposta che la donna, però, non accettò in alcun modo. Le minacce di morte proseguirono senza fine, per anni. Tanto che nel 2016 Taittinger ritirò la sua candidatura alle presidenziali che aveva annunciato come indipendente. Le minacce poi iniziarono a spostarsi anche sulla moglie e sulla figlia. Così nel 2017 è arrivata la prima denuncia, mandando ulteriormente su tutte le furie Samira che da quel giorno ha incrementato le minacce, dicendo di avere intenzione di evirarlo e inseguirlo per strada con un coltello.
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