Usa, il festival «Burning Man» si trasforma in un incubo: 1 morto e 70mila persone bloccate nel deserto dopo la tempesta – Il video

Le autorità del Nevada hanno invitato i partecipanti a conservare acqua, cibo e carburante. E c’è chi prova a lasciare l’area tra fango e detriti

Sono oltre 70mila le persone intrappolate a causa delle piogge torrenziali nella Black Rock City, la città temporanea costruita (e che poi verrà smantellata) nel deserto del Nevada per il «Burning Man». Un festival iconico che si tiene dal 1991 e durante il quale viene data alle fiamme una struttura in legno a forma di uomo (The Man). Le autorità, dopo aver bloccato l’accesso (e l’uscita), scrive la Cnn, hanno invitato i partecipanti a conservare acqua, cibo e carburante a causa della violenta tempesta, abbattutasi a partire da venerdì scorso e che ha trasformato il deserto in una vasta distesa di fango. Anche l’aeroporto di Black Rock City – che si trova in un’area remota nel Nevada nord-occidentale – è stato chiuso, così come l’accesso alla città eccetto per i veicoli dei servizi di emergenza, hanno reso noto gli organizzatori su X (ex Twitter). Nel frattempo, la polizia della Contea di Pershing sta indagando sulla morte di un partecipante, avvenuta a «causa delle forti piogge», riporta Nbc News. Pur di lasciare l’area, qualcuno ha affrontato una camminata di 6 chilometri «incredibilmente straziante» nella fanghiglia, si legge nei tweet di chi era presente all’evento, con l’obiettivo di raggiungere una strada secondaria. Secondo le previsioni del National Weather Service di Reno la situazione dovrebbe migliorare a partire da lunedì. Nella città artificiale sono caduti volumi di pioggia che normalmente si registrano in tre mesi. 


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