Mostra del cinema di Venezia, la protesta delle femministe in topless al red carpet di Woody Allen – Il video
Un gruppo di attiviste e attivisti ha messo in atto una protesta durante il red carpet del film Coup de chance di Woody Allen all’80esima Mostra internazionale del cinema di Venezia. «Spegnete i riflettori sugli stupratori», «Lo stupratore non è malato, è figlio sano del patriarcato», «Siamo il grido altissimo e feroce di tutti quei corpi che più non hanno voce», alcuni degli slogan gridati dalle femministe durante il flash mob in topless e con il corpo ricoperto di vernice rossa. L’azione è avvenuta nella zona antistante tra il Palazzo e il Casinò, quando il regista statunitense e la moglie Soon-Yi Previn uscivano dall’auto prima della passerella. Le attiviste hanno diffuso anche dei volantini con messaggi in cui si sottolinea la presenza al festival di tre persone che sono state coinvolte in procedimenti penali per casi di abusi e violenze sessuali: Roman Polanski, Woody Allen e Luc Besson. «Quest’anno la Biennale del cinema di Venezia ha scelto di dare spazio a registi coinvolti in vicende di violenze sessuali contro donne, anche minorenni. Le scuse, accampate dal direttore della Mostra Alberto Barbera, seguono il vecchio copione della distinzione tra uomo, responsabile davanti alla legge, e l’artista il cui genio non è mai giudicabile poiché superiore e libero da responsabilità terrene», il messaggio che si legge, «la Biennale sceglie di non interessarsi alla questione, ma noi sappiamo che lo spazio per parlare di violenza di genere è ovunque perché ovunque accade. Denunciamo oggi la condotta di luoghi come la Mostra di Venezia, che dovrebbe veicolare la cultura del consenso, del rispetto e del credere a chi subisce la violenza ma che di fatto scelgono di continuare a legittimare la cultura dello stupro». La protesta è proseguita finché gli addetti alla sicurezza non hanno disperso i manifestanti.
September 4, 2023
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