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«L’estate 2023 la più calda di sempre», i dati Copernicus sul boom delle temperature: «Infranti tutti i record»

06 Settembre 2023 - 16:27 Redazione
«Le prove scientifiche sono schiaccianti: continueremo ad assistere a nuovi record climatici e a eventi meteorologici estremi più intensi e frequenti», dice la vicedirettrice del Servizio per il cambiamento climatico Copernicus, Samantha Burgess

L’estate 2023 è stata la più calda mai registrata finora a livello globale. A ribadirlo sono gli ultimi dati di Copernicus, il servizio meteo dell’Unione europea, secondo cui la temperatura media tra giugno e agosto è stata di 16,77 gradi centigradi, 0,66 gradi sopra la media. Agosto 2023 è stato il mese più caldo a livello globale e il più caldo di tutti gli altri mesi, fatta eccezione di luglio 2023. Ad agosto le temperature sono state di circa 1,5 gradi più alte rispetto alla media preindustriale nel periodo compreso tra il 1850 e il 1900. Le rilevazioni di Copernicus sottolineano poi come la temperatura superficiale dell’aria in media globale di 16,82 gradi ad agosto è stata di 0,71 gradi più calda della media del periodo tra il 1991 e il 2020 sullo stesso mese, e più calda di 0,31 gradi del precedente agosto più caldo del 2016.

Trend confermato anche sulle temperature superficiali marine medie globali, che ogni giorno dal 31 luglio al 31 agosto 2023 hanno superato il record precedente di marco 2016. Tutto il mese di agosto ha fatto registrare la temperatura più alta sulle acque merine rispetto a tutti gli altri mesi, con 20,98 gradi, ben al di sopra della media sul mese di agosto, con un’anomali di 0,55 gradi. «Con l’agosto più caldo, seguito dai mesi più caldi di luglio e giugno, i record di temperatura globale continuano a infrangersi nel 2023, portando l’estate boreale 2023 ad essere la più calda registrata nei nostri dati che risalgono al 1940 – dice la vicedirettrice del Servizio per il cambiamento climatico Copernicus, Samantha Burgess – Il 2023 è attualmente al secondo posto tra gli anni più caldi, a soli 0.01ºC dal 2016, quando mancano ancora quattro mesi alla conclusione dell’anno. Nel frattempo, l’oceano globale ha registrato ad agosto sia la temperatura superficiale giornaliera più calda mai registrata, sia il mese più caldo mai registrato». Se ancora potevano esserci dubbi sugli effetti del cambiamento climatico, Burgess incalza: «Le prove scientifiche sono schiaccianti: continueremo ad assistere a nuovi record climatici e a eventi meteorologici estremi più intensi e frequenti che avranno un impatto sulla società e sugli ecosistemi, fino a quando non smetteremo di emettere gas serra».

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