Fano, il sindaco si multa da solo e cambia idea sull’autovelox: «L’ho messo io ma ora firmerò la petizione per toglierlo»
«Quando parto da casa con la moto, ripasso mentalmente tutto quello che dovrò fare in giornata. L’ultima cosa che guardo o a cui penso è l’autovelox», così il sindaco in quota Azione di Fano, Massimo Seri, prova a giusticare a il Resto del Carlino le multe che ha preso. Perché le infrazioni che ha commesso in pochi mesi gli sono costate dai 1.000 ai 1.500 euro, non riesce quasi a tenerne il conto. Come, anche, per quello dei punti della patente persi: «Ne avevo una trentina, penso di essere intorno ai 15 o 20 ma non saprei dire con precisione». Una storia curiosa quella del primo cittadino di Fano, tanto più perché l’autovelox della discordia l’ha voluto proprio lui e ad incappare nella sanzione sono stati in tantissimi: dopo l’installazione di due telecamere, secondo i dati di novembre 2022, si è passati da 157 contravvenzioni a 9.550 con l’abnorme aumento di quasi il seimila per cento (per la precisione 5.983%).
Seri di multe ne ha prese anche per altro: ha infatti collezionato sei sanzioni per eccesso di velocità, una per divieto di sosta «ma non disturbava né impediva il passaggio» e una per essere entrato in una Ztl. Nell’intervista riporta anche le lamentele di un concittadino per l’autovelox: «Mi ha detto che farà una petizione contro. Pensava di farmi un dispetto. Gli ho risposto che sono pronto a firmarla anch’io». Per la zona a traffico limitato potrebbe beneficiare del permesso in quanto sindaco della città, ma ha preferito rinunciare. Seri non ha mai protestato, ovviamente, per le sanzioni, le immagini scattate dall’autovelox sono chiare e lo ritraggono sempre alla guida del suo Kymco 400: «Con questi scooter arrivi sopra i 50 km/h senza nemmeno che te ne accorgi». E il pentimento arriva appena dopo guardando il tachimetro che segnala i 60 km/h o ancor di più. La somma è sempre stato pagata quanto prima per godere dello sconto dello sconto del 30% sul totale. L’indisciplina del sindaco non può che aver sorpreso i vigli locali: «L’agente mi ha riconosciuto e gli ho detto che non avevo il permesso. Era sorpreso ma l’ho invitato a fare il verbale». Tuttavia, il conto non finisce qui anche in famiglia sembra che ci sia stata una sanzione per divieto di sosta.