Juventus, processo Prisma, arriva la sentenza della Cassazione: «Torino è incompetente, si trasmettano gli atti a Roma»
Il processo sui conti della Juventus si sposta a Roma. I giudici della Quinta sezione della Cassazione hanno dichiarato l’incompetenza territoriale di Torino ordinando la trasmissione degli atti alla Procura capitolina. Questa la decisione della Corte di Cassazione sulla competenza territoriale del processo per l’inchiesta Prisma, nei confronti della Juventus e di 12 indagati tra cui gli ex vertici bianconeri, da Agnelli e Nedved a Paratici e Arrivabene, accusati – a vario titolo – di aggiotaggio, false comunicazioni sociali, ostacolo alla vigilanza. Dopo la chiusura delle udienze i supremi giudici della Quinta sezione penale avevano a disposizione cinque giorni per pubblicare il dispositivo, che è arrivato nel giro di una giornata. Nell’ultima udienza tenutasi ieri sono state le difese a chiedere, per competenza territoriale, lo spostamento a Milano, o in subordine Roma, del procedimento. Scelta che i p.m. della Procura di Torino Marco Gianoglio e Mario Bendoni non condividevano. Di fronte alla richiesta delle difese, il gup del tribunale di Torino Marco Picco nel corso dell’udienza preliminare dello scorso 10 maggio, ha demandato la risoluzione della questione alla Corte di Cassazione. Risoluzione arrivata oggi.
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