No! Questo video non mostra un «mercato musulmano» di donne vergini
Vendita di donne. Questo è quello che secondo molti utenti avverrebbe in un «mercato musulmano». Chi sostiene la tesi lo fa pubblicando un video nel quali si vedono decine di persone vestite interamente di bianco mentre altre, vestite diversamente, le spostano leggermente e le osservano. Cosa c’è di vero? Nulla, quello mostrato non è la compravendita di donne vergini ma si tratta di un rito di passaggio dall’infanzia all’età adulta del popolo Serer, stanziato in diversi Stati dell’Africa occidentale.
Per chi ha fretta:
- Circola un video in cui si vedono molte persone vestite con dei sacchi bianchi al centro di una piazza, probabilmente in Africa.
- Secondo chi condivide il video su Facebook si tratterebbe della compravendita di donne vergini.
- In realtà è un rito di passaggio del popolo Serer, che simboleggia la fine dell’infanzia e l’inizio dell’età adulta.
Analisi
«E per chi dice che la schiavitù non esiste più… Vendita di donne vergini in un mercato musulmano, quelli che si definiscono uomini, che non sono altro che psicopatici e PEDOFILI, le comprano e le vendono come se fossero merce».
Questo è quello che si legge nella descrizione di uno dei post che pubblicano il video. Di seguito vediamo uno screenshot.
Partendo dal presupposto che la definizione di «mercato musulmano» è abbastanza complicata, vediamo perché quella mostrata non la compravendita di donne vergini. Innanzitutto, sarebbe abbastanza singolare vendere una persona senza mostrare il suo aspetto, il che rende difficile credere che gli individui nei sacchi bianchi siano donne in vendita. Lo stesso vale per un’altra teoria diffusa su Facebook riguardo il video, ovvero che quello mostrato sia un mercato di schiavi.
Il rito di passaggio
Sembra piuttosto trattarsi di un rito di passaggio praticato dal popolo Serer, stanziato principalmente negli Stati africani occidentali di Senegal, Gambia e Mauritania. La cerimonia, come spiegano i colleghi di Teyit, prende il nome di Ndut, Ndoute o Ndoutt. Il rito fa parte della religione Serer e chiunque deve prenderne parte almeno una volta nella vita. Come molti altri riti di questo tipo, lo Ndut simboleggia il passaggio dall’infanzia all’età adulta. I ragazzi, tra i 13 e i 18 anni di solito, si preparano alla circoncisione. Le ragazze non vengono invece sottoposte a mutilazione dei genitali. Ndut in lingua serer significa «nido».
I video
Esempi della pratica si possono trovare in filmati sui social. Di seguito alcuni:
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Conclusioni
Circola un video in cui si vedono molte persone vestite con dei sacchi bianchi al centro di una piazza, probabilmente in Africa. Secondo chi condivide il video su Facebook si tratterebbe della compravendita di donne vergini. In realtà è un rito di passaggio del popolo Serer, che simboleggia la fine dell’infanzia e l’inizio dell’età adulta.
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- Redazione
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