Via libera al «decreto Caivano»: più facile il carcere per gli under 18, Daspo urbano per i 14enni. Un commissario contro il degrado
Sarà più facile per i minori di 18 anni che si rendono responsabili di reati finire in carcere, secondo quanto prevede il cosiddetto «decreto Caivano», il provvedimento approvato dal Cdm di oggi 7 settembre che contiene misure urgenti «di contrasto al disagio giovanile, alla povertà educativa e alla criminalità minorile». Il decreto abbassa da nove a sei anni la soglia della pana che consente di applicare la misura della custodia cautelare. Non ci son invece due misure comparse nella bozza anticipata alla vigilia del Cdm, cioè l’abbassamento dell’età per l’imputabilità, con l’ipotesi di scendere da 14 a 12 anni. Non c’è neanche la stretta annunciata sull’accesso ai siti porno per i minori. A spingere sull’abbassamento dell’età di imputabilità era stata la Lega, con Matteo Salvini che ancora oggi ribadiva: «Il 14enne di oggi che gira con pistole e coltelli non è lo stesso di 30 anni fa, è capace di intendere e di volere e se sbaglia deve pagare come uno di 50 anni». Previsto anche il Daspo urbano applicabile ai 14enni, come anticipato nella bozza. Confermato anche il carcere, e non più una multa di 30 euro, per i genitori che non mandano i figli a scuola nell’età dell’obbligo.
Nel decreto viene introdotto anche «un aumento della sanzione per lo spaccio di lieve entità con l’arresto in flagranza del minore», ha spiegato il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi. L’ammonimento del questore poi «viene esteso anche ai minorenni di età compresa tra i 12 e i 14 anni per reati con pena non inferiore a 5 anni». Nel caso in cui ci sia la segnalazione da parte di un pm al procuratore dei minorenni su un ragazzo coinvolto in un’associazione a delinquere di stampo mafioso o per traffico di stupefacenti, «non necessariamente come autore del reato – ha spiegato il ministro della Giustizia, Carlo Nordio – potrà essere l’inizio per la perdita della potestà genitoriale».
Il commissario per Caivano
Il decreto prevede anche la nomina di un commissario alla riqualificazione di Caivano. Si tratta di Fabio Ciciliano, medico della Polizia di Stato, che dovrà gestire i 30 milioni di euro che il decreto prevede per il piano di interventi contro il degrado, la vulnerabilità sociale e il disagio giovanile nel Comune campano.
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