Bianca Berlinguer dopo l’esordio su Rete4: «Qui sono più libera che in Rai. Pier Silvio vuole la pluralità»
«Sono molto contenta del risultato ottenuto». Così Bianca Berlinguer commenta il suo esordio su Rete4 avvenuto martedì scorso. La giornalista, però, non si aspetta un percorso facile: «Dovrò affrontare una concorrenza particolarmente agguerrita, e non solo per quanto riguarda l’informazione, perché ci sarà comunque Rai1 con le sue fiction, Rai2 con programmi come quelli di Francesca Fagnani e Alessia Marcuzzi, e naturalmente ci sarà il concorrente più insidioso: Giovanni Floris, su La7. Senza contare che tra un po’ ricomincerà su Italia1 Le Iene, una trasmissione capace di attrarre un ampio pubblico giovanile». Nemmeno il cambio di rete è stato facile, anche a causa delle critiche che le sono state mosse per essere passata a Mediaset.
«La stagione in Rai era finita»
«Sono stata molto bene in Rai, le devo tantissimo, resterà per sempre nel mio cuore. E non voglio fare polemiche sul fatto che negli ultimi anni sono stata sostenuta molto debolmente e talvolta addirittura osteggiata. Però non è tanto per questo motivo che me ne sono andata», aggiunge la conduttrice. «La verità – continua – è che ho avuto la sensazione che quella stagione fosse finita una volta per tutte e che dovessi cominciarne un’altra, nonostante i rischi che comporta. E poi da tempo desideravo tornare a fare un quotidiano e da gennaio con Stasera Italia, in staffetta con Nicola Porro, avrò questa occasione». Sollecitata ulteriormente, Berlinguer taglia corto: «Come ho già avuto modo di dire, che io sono e resterò una donna di sinistra, e trovo miserabile che qualcuno ricorra ancora al mio cognome per valutare la coerenza delle mie scelte professionali e politiche».
«Lo stesso format? Lo fa anche Fazio»
Berlinguer poi risponde a chi critica la scelta di aver portato in Mediaset Cartabianca, il suo storico format di Rai3. «Ma Fabio Fazio che va alla 9 cambia il suo programma? No. Ciascuno porta con sé il suo stile e i suoi contenuti. In ogni caso, io sono stata chiamata proprio a fare Cartabianca su Rete4, una trasmissione ideata dal nostro gruppo di lavoro», risponde la giornalista in un’intervista rilascia al Corriere della Sera a cura di Maria Teresa Meli. Punto fermo della trasmissione è anche Alessandro Orsini che continuerà a essere presente anche a Rete4. «Piaccia o non piaccia – dichiara la giornalista – il professor Orsini esprime un punto di vista in cui molti italiani si riconoscono.
«A Mediaset più libera che in Rai. Pier Silvio vuole la pluralità»
E in questo senso un’azienda privata può garantirmi maggiore libertà della Rai, perché si avvertono molto meno le pressioni dei partiti, quelle che un anno fa stavano portando alla sua esclusione da Cartabianca. Qui, almeno per ora, nessuno si è permesso di intervenire nemmeno per un attimo sui contenuti del mio programma». Conclude Berlinguer: «Credo che Mediaset stia lavorando a un progetto per il futuro delle sue televisioni, e che da parte di Pier Silvio Berlusconi ci sia la volontà di dare un segnale di pluralismo, mentre mi sembra che la Rai non abbia ancora elaborato un piano adeguato alle grandi trasformazioni che attraversano la società italiana».
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