Il cantante Scialpi: «Mio marito mi ha lasciato, oggi vorrei un fidanzato al giorno»
Il cantante Scialpi ha raggiunto l’apice del successo negli Anni Ottanta. Ha vinto l’edizione 1988 del Festivalbar con Pregherei. Dal 2012 ha assunto il nome d’arte di Shalpy, ma adesso dice «chiamatemi come vi pare». E in un’intervista al Corriere della Sera racconta la sua carriera e l’addio a suo marito. L’inizio è a 20 anni negli studi romani della Rca: «Studi da geometra, per mantenermi facevo il cameriere. Con una scusa ho superato i cancelli e sono arrivato da Olimpio Petrossi – quello che ha inventato tutte le sigle dei cartoni animati – con le cassette dei miei provini. Ad un tratto si affaccia alla porta un tipo che gli chiede: “Non è che ti ritrovi un ragazzotto belloccio e rock and roll?”. Era il paroliere Franco Migliacci. Mi volto di scatto: “Eccomi!”».
Il primo successo
Il primo successo fu Rocking Rolling nel 1983: «Il primo a rendersene conto fu Pierluigi Germini, che poi divenne produttore artistico di Gigi D’Alessio. Mi raccontò che, seduto ai tavoli di Vanni, davanti alla Rai, aveva visto un muratore che pitturava cantando: “ Uo-uo-uo ròccheròlin , per resistere, ròccheròlin ”. “Fidati, Giovanni, ce l’hai fatta”. Vero. Un anno e mezzo in classifica». Mentre il suo look metal-glam con pelle e borchie è stato «fatto in casa con mia madre. Ho tinto giubbotto e jeans in lavatrice con una bustina della Coloreria italiana, ci ho messo il giallo, dal blu è venuto verde. Li ho tagliuzzati. Con la pietra pomice ho strofinato bene la tela per l’effetto liso. E ci ho aggiunto cinturoni e stivali. Dolce & Gabbana, due amici, l’anno dopo a Parigi si sono ispirati a me». La vita da rockstar? «Andavo a letto presto e mi svegliavo presto, questo fanno le vere rockstar, non sfasciano le stanze d’hotel».
Sanremo ieri e oggi
Scialpi ricorda con Giovanna Cavalli anche la partecipazione a Sanremo 1986 con No East, no West: «Mi ero messo una cotta di metallo a pelle, sotto al giubbotto. Pesantissima. Performance atletica, salti di un metro e mezzo. Dopo una sforbiciata in aria, la cotta si è rotta e mi è scivolata sui fianchi, diventando una minigonna. All’epoca fu uno scandalo, non sa le critiche. Adesso al Festival per attirare l’attenzione si baciano in bocca». Oggi però critica il bacio tra Rosa Chemical e Fedez: «Si pesca sempre più in basso, tra poco si caleranno i pantaloni. Nel 2015 ho partecipato a Pechino Express con Roberto Blasi, allora mio marito. Quando vincevamo una prova, lo baciavo sulla fronte. Mi arrivarono i complimenti anche da destra, perché non ostentavo. Oggi per farsi notare basta qualche tatuaggio e la lingua in bocca, contenti loro, io penso alla musica, all’arte».
Il marito e i fidanzati
Anche Blanco che ha pestato le rose non gli è piaciuto: «Ha fatto casino e basta. Doveva fermare la base, uscire e poi rientrare. Ci fosse stato Pippo Baudo invece di Amadeus, gli avrebbe detto: “Vieni qui e chiedi scusa”». Dice che ha amici nel mondo della musica: «A Los Angeles, dove vivo sei mesi all’anno, mi vedo con Tiziano Ferro e suo marito». Proprio con lui all’inizio aveva litigato: «Mi era uscita una frase infelice, che gli è stata riportata mal tradotta, proprio mentre stava incidendo Cigarettes and Coffee . Gli ho telefonato per scusarmi. “Me tapino”. Mi ha perdonato subito». Infine parla del suo ex Roberto: «Non so cosa sia successo, non me lo ha mai detto. Non mi ero sposato perché va di moda, ma perché ho sempre cercato la famiglia che non ho avuto. I miei non c’erano mai e sono figlio unico». Dice che «forse lui non mi sopportava più. Vivere in coppia è dura, però non molli alla prima difficoltà». Mentre adesso vorrebbe «un fidanzato per ogni giorno della settimana, domenica esclusa, visto che quello per tutta la vita non è andato bene».