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Ucraina, Musk chiarisce: «Non ho mai spento Starlink, ma non l’ho nemmeno attivata». Le critiche di Podolyak

Il miliardario sudafricano spiega le indiscrezioni trapelate dalla sua biografia. Il consigliere capo di Zelensky: «Hai permesso l'uccisione di bambini»

«Nelle regioni in questione (la Crimea ndr.) Starlink non era attiva. Stralink non ha disattivato niente». È la risposta di Elon Musk all’imprenditore Mario Nawfal che in un post su X lo citava, ragionando sull’eventualità di aver evitato una guerra nucleare. Ma se non ha bloccato l’attacco dei droni sottomarini alla flotta russa è vero anche il contrario, ovvero non ha aiutato l’esercito ucraino attivando Starlink in Crimea.

A questo fa riferimento Mychajlo Podoljak, il capo consigliere di Volodymyr Zelensky, che lo appella così sullo stesso social: «A volte un errore è molto più di un semplice errore. Elon Musk ha permesso a questa flotta di lanciare missili Kalibr contro le città ucraine. Di conseguenza, civili e bambini vengono uccisi. Tuttavia, la domanda rimane: perché alcune persone vogliono così disperatamente difendere i criminali di guerra e il loro desiderio di commettere omicidi? E si rendono conto che stanno commettendo il male e incoraggiando il male?».

Il miliardario sudafricano non ha raccolto le critiche del consigliere di Zelensky, però nel thread di risposta a Nawfal ha confermato la sua dottrina: «C’era una richiesta d’emergenza dalle autorità governative di attivare Starlink nella regione di Sebastopoli. L’intento, ovvio, era di affondare la maggior parte della flotta russa ancorata al porto. Se avessi dato l’ok, allora SpaceX sarebbe stata esplicitamente complice di in un atto militare e di una escalation del conflitto».

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