Ucraina, raid di droni su Kiev e il nord del Paese. Mosca: «Colpiti tre motoscafi diretti in Crimea»
Un’altra nottata con le sirene d’allarme che scandiscono le ore e annunciano l’ennesimo attacco dal cielo. Tra sabato e domenica le regioni del nord dell’Ucraina sono state bersaglio di alcuni attacchi con droni da parte della Russia. Il primo segnale di avvertimento dell’Aeronautica militare è arrivato prima della mezzanotte, nelle regioni di Chernihiv, Sumy e Kiev, dove è stata attivata la difesa contraerea. Poche ore dopo, il sindaco della capitale Vitaliy Klychko confermava la «caduta di detriti nei quartieri Sviatoshyn, Shevchenkiv e Podilsky» di Kiev, e assicurava che «tutti i servizi di emergenza sono sul posto». A Sviatoshyn i frammenti incendiati hanno raggiunto l’area del parco di Sovki, provocando un incendio che ha richiesto l’intervento dei servizi di emergenza. L’operazione militare sulle regioni ucraine del nord si è conclusa prima dell’alba. «I droni sono entrati nella capitale in gruppi e da diverse direzioni. Le forze di difesa aerea sono riuscite a distruggere più di due dozzine di droni nemici», ha dichiarato l’amministrazione militare di Kiev su Telegram. L’attacco sarebbe stato condotto con 32 droni kamikaze Shahed-136/131, 25 dei quali abbattuti. Non ci sarebbero state vittime, ma una persona è rimasta ferita in maniera non grave e un appartamento è stato danneggiato. Anche Mosca ha annunciato di aver intercettato e respinto un attacco con droni da parte delle forze ucraine. Il ministero della Difesa, riferisce Tass, ha dichiarato di aver abbattuto otto droni con la contraerea nelle acque del mar Nero. E sempre la stessa area sarebbe stata teatro di un’altra operazione. Nei pressi dell’Isola dei Serpenti sarebbero state distrutte «tre imbarcazioni militari ad alta velocità della Willard Sea Force statunitense con gruppi di sbarco delle forze armate ucraine, in viaggio in direzione della costa della Crimea», riporta l’agenzia di stampa russa.
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