«Cocaina nell’auto per incastrare il compagno dell’ex», nei guai due avvocati di Bari e un finanziere
L’obiettivo sarebbe stato quello di “incastrare” il compagno dell’ex moglie di uno di loro, piazzando cocaina nell’auto con l’aiuto di un finanziere. Ma sono finiti nei guai due noti avvocati di Bari, Gaetano Roberto Filograno e Nicola Loprieno, che assieme all’ex finanziere Enzo Cipolla devono rispondere oggi davanti al Gip delle accuse a vario titolo di concorso in cessione di sostanze stupefacenti e tentata corruzione in atti giudiziario. Il presunto complotto doveva prendere di mira il compagno dell’ex moglie di Filograno, docente all’università Lum, e nome più volte citato dai giornali locali come possibile candidato sindaco per il centrodestra alle prossime comunali nel capoluogo pugliese. Filograno e Cipolla hanno chiesto di essere giudicati con rito abbreviato.
La vicenda risale al 2014, quando un imprenditore di Gioia del colle, in provincia di Bari, è stato fermato per un controllo dalla Guardia di finanza. A coordinare la pattuglia c’era Cipolla. I militari avevano contestato all’imprenditore la presenza in auto di 26 grammi di cocaina. Quella sostanza però l’uomo non sapeva come fosse finita a bordo della sua auto e disse che non fosse sua. Dopo essere stato processato e assolto, l’imprenditore ha deciso di denunciare per calunnia l’avvocato Filograno, ex marito della sua compagna, e il collega Loprieno, oggi consigliere comunale di Bari. Scattata l’indagine sui due avvocati, nomi noti della politica locale, è emerso il presunto complotto contro l’imprenditore e il modo in cui doveva essere ritrovata la droga nella sua auto. L’ex finanziere non sarebbe stato a conoscenza del piano dei due avvocati e ha chiesto all’imprenditore 15mila euro per provare a uscire da quella vicenda.
Leggi anche:
- Cocaina in curva spacciata dagli ultras, il blitz a Verona: così entravano le dosi nello stadio Bentegodi
- Arrestato per spaccio di cocaina, il gip lo assolve: soldi per le cure della moglie malata e gli studi del figlio
- Samuele Lippi, il sindaco di Cecina fermato con la cocaina non vuole dimettersi: «Il consumo non è reato»