Strage di Brandizzo, Salvini nomina una commissione ministeriale. Al via alle perizie tecniche su scatole nere e cellulari
Il ministro Matteo Salvini ha nominato la commissione ministeriale sulla strage di Brandizzo avvenuta sulla linea ferroviaria Torino-Milano. Nella commissione sono coinvolte alcune «delle migliori professionalità» del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Così una nota del Mit. A guidare l’organismo, il presidente del Consiglio superiore dei lavori pubblici, Massimo Sessa. Sarà affiancato, tra gli altri, dalle direzioni generali competenti e l’Ansfisa. La commissione voluta da Salvini sarà coadiuvata da un comitato tecnico di alto livello, con professori universitari ed esperti di infrastrutture. L’attività della commissione finirà al 31 dicembre, perché il ministro «è determinato ad avere uno strumento efficace ma rapido». La commissione, recisa la nota, opera in «doveroso rispetto dell’attività giudiziaria».
Ora è arrivato il momento delle perizie tecniche. Un esperto della Procura di Ivrea andrà ad analizzare la memoria delle scatole nere del treno investitore e dei telefoni cellulari di due delle vittime. Ci vorranno fino a sessanta giorni per ottenere i risultati. Oltre ai dati tecnici registrati dalla motrice e dalla vettura semipilota del convoglio, l’esperto, il luogotenente della guardia di finanza Andrea Pellegrini, responsabile della sezione informatica forense della procura di Torino, analizzerà anche i due tablet in dotazione ai macchinisti del treno. Le operazioni prenderanno il via giovedì mattina dal deposito ferroviario di Alessandria, dove il treno che ha investito gli operai si trova, sotto sequestro, dal giorno dell’incidente.
Parla il legale del caposquadra: «Mio assistito è disperato»
Al conferimento dell’incarico, questa mattina a Ivrea, era presente l’avvocato Massimo Mussato, difensore di Andrea Gerardin Gibin, il caposquadra della Sigifer indagato, mentre per Antonio Massa, l’altro indagato, tecnico Rfi, è stato nominato un avvocato d’ufficio. Presenti anche i legali Enrico Calabrese, Anna Coletto e Claudio Strata che assistono alcune delle famiglie degli operai morti. Nominato consulente di parte civile l’esperto informatico Paolo Dal Checco. «Il mio assistito è in condizioni di disperazione e spavento perché ha vissuto in prima persona la tragedia – ha detto all’Ansa l’avvocato Mussato – ma è anche addolorato perché ha perso i suoi amici. L’accusa, al momento, è molto pesante ma sono convinto che nel tempo si trasformerà con la riconduzione alla sua naturale destinazione». Intanto questa notte è comparsa una scritta davanti alla sede della Sigifer a Borgovercelli. Sull’asfalto è stato scritto «Assassini. Basta appalti» e, accanto alle parole, una piccola stella a cinque punte.
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