Catastrofe in Libia: almeno 2 mila morti per le inondazioni per colpa della tempesta Daniel – Il video
La Libia è in ginocchio dopo il passaggio dell’uragano mediterraneo Daniel. Il primo ministro del governo della Cirenaica, sostenuto dal parlamento libico di Bengasi, ha affermato che sono «2.000 le persone rimaste uccise dalle inondazioni a Derna e che migliaia risultano scomparse». Interi quartieri di Derna sono scomparsi e i corpi dei «loro abitanti sono in mare». Da domenica, la Libia orientale e la zona del Gebel el-Achdar, la cosiddetta Montagna Verde, sono state teatro di massicce inondazioni a causa della tempesta Daniel. Il governo di unità nazionale e quello nominato dal parlamento hanno annunciato tre giorni di lutto per le vittime. Tra i dispersi ci sono sette membri dell’Esercito nazionale libico (LNA), come dichiarato dal suo portavoce, Ahmad Mismari. L’LNA è guidato da Khalifa Haftar e controlla la parte orientale del Paese diviso. Le forti inondazioni hanno spazzato via veicoli e strade, come quella tra Sousse e Shahat, dove si trova il sito archeologico di Cirene, dichiarato patrimonio dall’Unesco. Testimoni hanno affermato al Guardian che il livello dell’acqua a Derna ha raggiunto i tre metri. La zona est è ricca di giacimenti petroliferi. Quattro porti petroliferi – Ras Lanuf, Zueitina, Brega e Es Sidra – sono stati chiusi da sabato sera. La National Oil Company (NOC) ha dichiarato lo «stato di massima allerta» e ha «sospeso i voli» tra i siti di produzione, dove l’attività è stata drasticamente ridotta.
La richiesta d’aiuto dall’Italia
Hisham Abu Shkewat, ministro del trasporto Aereo e membro della commissione di crisi nel governo di Bengasi, ha chiesto aiuto all’Italia: «Auspichiamo da tutti i Paesi amici, in particolare dall’Italia, un aiuto urgente nelle operazioni di ricerca e soccorso e tutto ciò che possa alleviare le sofferenze degli abitanti della città di Derna». «La regione orientale della Libia ha affrontato un uragano senza precedenti che ha provocato danni in diverse città, come Al-Bayda e Al-Marj, ma ciò che è accaduto nella città di Derna rappresenta una catastrofe umanitaria sotto tutti gli aspetti, poiché ha causato il crollo di dighe e di edifici» ha dichiarato Abu Shkewat. La tempesta, da domenica pomeriggio, si è abbattuta sulle città costiere di Jabal al-Akhdar (nord-est) e Bengasi, dove è stato imposto il coprifuoco e le scuole sono state chiuse.