Silvio Brusaferro lascia l’Istituto superiore di sanità: «Sono stati anni storici e straordinari»
Per la prima volta da quando l’Istituto superiore di sanità è stato fondato, il suo presidente ha raggiunto la notorietà nazionale. Il momento storico della pandemia di Coronavirus ha portato alla ribalta, medici, scienziati e dirigenti del mondo sanitario. Tra loro, uno dei volti più autorevoli è stato quello di Silvio Brusaferro, appunto. «Sono stati anni “storici e straordinari” dove l’Iss è stato chiamato a un incessante e totalizzante impegno che ha richiesto il contributo di tutte le sue componenti. È proprio grazie a questo impegno che la consapevolezza nel nostro Paese di quanto sia rilevante ed essenziale la presenza dell’Iss per promuovere e tutelare la salute è oggi ancor più largamente diffusa». Sono le parole con cui Brusaferro ha salutato l’Istituto. Oggi, 11 settembre, si è congedato dai direttori dell’ente e dallo staff con cui ha lavorato a partire dal gennaio 2019.
«In questi quattro anni abbiamo traguardato assieme diverse trasformazioni ed evoluzioni organizzative, amministrative e strutturali, dopo averle concordate nell’autunno 2019. L’Iss ha acquisito nuove competenze e partecipazioni a reti nazionali e internazionali ed è attore protagonista nel gestire alcune delle progettualità nazionali ed europee più rilevanti per la salute del Paese». Già da domani, Brusaferro rientrerà nel ruolo di professore ordinario di Igiene generale ed applicata presso la Università di Udine, «e in questa veste continuerò a occuparmi e impegnarmi per la sanità pubblica. Sono certo che, con molti di voi, non mancheranno le occasioni di collaborazione e sinergia». Dopo il saluto con i colleghi dell’Iss, l’ormai ex presidente Brusaferro ha incontrato Orazio Schillaci. Il ministro della Salute gli ha comunicato formalmente che il suo successore è Rocco Bellantone, ex direttore di Medicina al Policlinico Gemelli.
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