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Il ritorno delle gabbie salariali: a Napoli la paga all’ora per i laureati è di 10 euro in meno rispetto a Milano

12 Settembre 2023 - 08:35 Redazione
Nel capoluogo campano chi ha un titolo di studio universitario guadagna in media 16,65 euro lordi all'ora. E in altre città del Sud va anche peggio

Ufficialmente, in Italia le gabbie salariali non esistono più dagli anni Settanta. Di fatto, però, il livello degli stipendi non è lo stesso in tutte le città italiane. Facendo un confronto fra i principali centri urbani del Nord e del Sud Italia, ci si accorge che la disparità salariale ha raggiunto valori piuttosto elevati. A fare luce sul fenomeno è il Corriere del Mezzogiorno, che a partire da alcuni dati Istat ha confrontato lo stipendio medio di un laureato a Napoli e a Milano. Nel capoluogo campano – che pure è la città messa meglio tra quelle del Sud Italia – la paga oraria media è di 16,65 euro lordi. Spostandosi nel capoluogo lombardo, questa cifra sale di parecchio, arrivando a raggiungere i 26,36 euro. Quasi dieci euro in più ogni ora.

Come cambia la paga oraria tra Nord e Sud

La disparità salariale appare ancora più evidente se si confronta il dato di Milano con altre città del Mezzogiorno. Nel paragone con Salerno, per esempio, un laureato meneghino arriva a guadagnare 12 euro lordi in più per ogni ora di lavoro. Va un po’ meglio a Roma, dove la paga oraria media per chi ha un titolo di studio universitario è di 22,65 euro. Allargando lo sguardo a tutta Italia, i dati sono piuttosto chiari. In media nel nostro Paese un neolaureato ha una paga oraria di 19,87 euro. Una cifra che al Mezzogiorno scende a 15,42 euro lordi, mentre nelle regioni del Nord Ovest raggiunge quota 22,79 euro. Nel mezzo ci sono le altre zone d’Italia: Centro (19,98 euro), Nord Est (18.89) e Isole (15,46).

Gli annunci di lavoro

Non sorprende dunque che molti neolaureati degli atenei del Mezzogiorno decidano di spostarsi verso le regioni del Nord. A convincerli a mettersi in viaggio non è solo la prospettiva di uno stipendio più elevato, ma anche la disponibilità dei posti di lavoro. Secondo uno studio presentato di recente al Meeting di Rimini, nel 2022 il 70% delle offerte di lavoro per neolaureati era concentrato nelle regioni del Nord Italia. Guida la classifica la Lombardia, con il 30% degli annunci nazionali, seguita da Emilia-Romagna (13%), Veneto (13%) e Lazio (11%). La Campania, che si trova a fare i conti con un alto tasso di disoccupazione giovanile, si ferma al 5%.

Credits foto: UNSPLASH/Headway

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