Usa, i Repubblicani alzano il tiro su Biden: aperta procedura di impeachment per il presunto ruolo negli affari del figlio Hunter
A poco più di un anno dalle elezioni presidenziali 2024, torna a surriscaldarsi come non mai il clima politico negli Usa. Lo speaker della Camera Usa, il Repubblicano Kevin McCarthy, ha annunciato infatti oggi di aver ordinato l’apertura formale di un’indagine per impeachment contro Joe Biden. Le accuse che sarebbero al centro del procedimento, tutte da dimostrare, riguarderebbero le presunte complicità del presidente Democratico con gli affari sospetti all’estero del figlio Hunter. La mossa annunciata da McCarthy apre un nuovo scontro frontale tra i due partiti che si dividono la guida dell’America, a meno di tre anni dall’assalto a Capitol Hill portato dai militanti della destra filo-Trump e dal secondo impeachment messo ai voti (senza successo) pochi giorni dal Congresso contro il presidente (allora) uscente. Nel tentativo di sporcare preventivamente le acque della prossima campagna elettorale, i Repubblicani cercano di dimostrare all’elettorato che la statura etica di Biden non è affatto superiore a quella del passato e probabile futuro contendente. «Ha mentito al popolo americano sugli affari esteri della propria famiglia», ha attaccato oggi a testa bassa McCarthy, aggiungendo velenoso che «la presidenza non è in vendita», ed evocando i presunti possibili reati commessi da Biden, dall’abuso di potere all’ostruzione della giustizia sino alla corruzione.
La replica della Casa Bianca e la conta dei numeri
La reazione di Biden non s’è fatta attendere. La richiesta di impeachment del presidente è «estremismo politico nella sua forma peggiore», ha dett un portavoce della Casa Bianca, ricordando come «i repubblicani della Camera hanno indagato sul presidente per nove mesi e non hanno trovato alcuna prova di illeciti». Hunter Biden, il discusso figlio del presidente, è sotto indagine da anni con diverse ipotesi di reato: evasione fiscale, lobbying illegale all’estero, riciclaggio, possesso illecito di armi. Per quest’ultima accusa, in particolare, il 53enne dovrebbe essere incriminato entro la fine di questo mese, dopo il fallito tentativo di patteggiare. Ma il coinvolgimento di Biden sr. nelle trame passate del figlio è tutto da dimostrare, e al momento non sembrano esserci i numeri al Congresso perché il presidente possa davvero essere condannato alla più pesante delle sentenze giuridico-politiche, l’impeachment. Servirebbero 218 voti, ma diversi Repubblicani non sembrano intenzionati a seguire la strada oltranzista aperta in puro stile trumpiano da McCarthy.
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