Due per mille e partiti: tra l’exploit di FdI e il M5s che per la prima volta accetta il finanziamento, ecco chi incassa di più
I numeri saranno ritoccati al rialzo poiché sono aggiornati al 30 agosto 2023, ma cambieranno troppo poco per movimentare la classifica dei partiti che percepiscono più fondi grazie al 2 per mille. Con la novità del Movimento 5 stelle che, dopo un referendum interno, ha deciso di ricorrere al finanziamento per la prima volta dalla sua fondazione. I dati sono sono stati anticipati dal Corriere. Anche quest’anno, è il Partito democratico che incassa di più, attestandosi su una cifra di 5,7 milioni di euro: 419 mila italiani hanno scelto di donare al Nazareno il proprio 2 per mille. Segue Fratelli d’Italia, in continua ascesa, che ottiene 3,3 milioni di euro, con il supporto di 267 mila contribuenti. Al terzo posto, il partito di Giuseppe Conte: abbandonando alle spalle la battaglia identitaria contro i finanziamenti alla politica, per evidenti necessità di spesa, si è appoggiato sulle spalle di 139 mila persone, ricevendo 1,4 milioni di euro.
Inoltre, il Movimento 5 stelle risulta essere il partito più suffragato dai meno abbienti, visto che in media ogni contribuente gli ha versato circa 10 euro attraverso il 2 per mille. Al quarto posto della classifica, Italia Viva: Matteo Renzi può contare su 43 mila soggetti che hanno indicato la sua formazione politica, per un totale di 707 mila euro. Battuta la concorrenza di Azione, che percepisce circa 150 mila euro in meno di Italia Viva ed è stata indicata nelle dichiarazioni di 26 mila contribuenti. Un primato, però, Carlo Calenda lo registra: il suo partito è quello preferito dalle persone più abbienti, con quasi 21 euro di gettito procapite. Ancora, ci sono le due Leghe: la bad company che nel nome porta l’indipendenza della Padania guadagna 254 mila euro da 22 mila elettori, mentre quella ribattezzata «per Matteo Salvini premier» ottiene 670 mila euro grazie a 65 mila donatori. Cattiva performance per Forza Italia, all’11esimo posto, con 291 mila euro incassati da appena 22 mila elettori. Nel mezzo, ci sono Sinistra italiana, sesta con 582 mila euro, Europa verde, che segue con 563 mila euro ricevuti, +Europa, nona con 442 mila euro e Articolo 1, che può contare su proventi per 390 mila euro.
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