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Milano, morto dopo due giorni di agonia il 23enne aggredito in zona Darsena. L’indagato in carcere: «Difendevo una ragazza»

15 Settembre 2023 - 16:54 Redazione
Per il 28enne arrestato dopo l'aggressione l'accusa ora è di omicidio

È morto dopo due giorni di agonia il 23enne aggredito in zona Darsena a Milano alle 4 di notte dello scorso mercoledì. Il ragazzo era stato ritrovato a terra incosciente e portato in codice rosso al Policlinico di Milano. Il ragazzo era uscito dal coma il giorno dopo l’aggressione, con i medici che parlavano di «cauto miglioramento». Ma le sue condizioni sono peggiorate fino al decesso di oggi, 15 settembre. Per l’aggressione era stato arrestato un 28enne tunisino, interrogato oggi dal gip nel carcere di San Vittore. Per lui l’accusa ora diventa di omicidio. Subito dopo essere stato fermato, il 28enne si era difeso spiegando alla polizia di aver visto la vittima importunare una donna, per questo sarebbe intervenuto scagliandosi contro il 23enne Yuri Urizio, cameriere originario della provincia di Como. La sue versione però non avrebbe trovato riscontri dalle prime analisi sulle immagini della videosorveglianza della zona.

«Ho provato a difendere una ragazza»

Durante l’interrogatorio di convalida del fermo, il 28enne ha ribadito: «Ho visto lui che cercava di strappare dei soldi di mano alla ragazza, una che fa sempre l’elemosina là in zona offrendo della cioccolata, e sono intervenuto per difendere lei». L’indagato è cittadino tunisino in attesa del permesso di soggiorno, e come lui ha riferito è «laureato in Economia, con un master». Al gip ha spiegato di non aver mai conosciuto la vittima prima dell’aggressione. Quella notte il 28enne ha detto di aver visto il 23enne mentre strappava soldi dalle mani di una ragazza, nota nella zona perché chiedeva l’elemosina in cambio di cioccolata. Quando è intervenuto per difenderla, ha provato a bloccarlo «in attesa delle forze dell’ordine». Secondo invece la versione degli agenti intervenuti, il 28enne avrebbe messo le braccia intorno al collo della vittima in una manovra a tenaglia fino a soffocarlo. La vittima era stata trovata incosciente in via Gorizia, mentre della ragazza non c’era più traccia. Un testimone avrebbe assistito alla fase finale dello scontro tra i due, quando la vittima era già a terra, ma non avrebbe visto la ragazza.

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