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Salvano un anziano caduto nel fiume, il gesto di due ragazzi appena usciti da scuola: «Sarebbe morto: gli altri facevano foto e video»

15 Settembre 2023 - 21:18 Redazione
Hanno appena 16 e 17 anni i due studenti che si sono tuffati nel naviglio del Brenta a Dolo, nel Veneziano, per soccorrere un uomo caduto in acqua dopo aver battuto la testa

Erano appena usciti da scuola due ragazzi della provincia di Venezia quando hanno visto un anziano che rischiava di affogare nelle acque del naviglio del Brenta a Dolo. I due si trovavano vicino alla fermata dell’autobus da cui erano appena scesi, pronti per tornare a casa, ma davanti a quell’uomo sulla settantina che a fatica si regge in piedi, cammina incerto lungo la sponda del naviglio e dopo poco perde l’equilibrio, battendo la testa sul cemento ai lati del fiume, finendo in acqua apparentemente immobile. I due ragazzi non ci hanno pensato due volte, si tolgono maglietta e scarpe e si tuffano. «È stato l’istinto a dirci di lanciarci nel fiume», raccontano al Corriere Veneto il 16enne Marco di Calcroci di Camponogara e il 17enne Nicolò di Sambroson di Dolo. «Quell’uomo – raccontano i ragazzi – era riverso di faccia in giù nell’acqua, abbiamo pensato al peggio».

«Sarebbe morto»

I ragazzi sono sicuri che senza il loro intervento, quell’uomo non ce l’avrebbe fatta. «Credevamo fosse svenuto – spiega Marco – non si muoveva, temevamo potesse annegare. Se noi non ci fossimo fiondati nell’acqua temevamo sarebbe morto». A lasciare basiti i due ragazzi è stata poi la scena intorno a loro. La vicenda è successa in una zona centrale del paese, a quell’ora c’era più di una persona ad assistere alla scena. «Nel frattempo tutti gli altri testimoni hanno pensato soltanto a prendere il telefono per far foto e video – spiegano i ragazzi – quindi non credo che qualcun altro avrebbe tentato di salvarlo».

I passanti che facevano foto e video

Una volta in acqua, Marco e Nicolò sono riusciti a raggiungere l’uomo afferrandolo per le gambe. Lo hanno spinto a riva e solo in quel momento qualcuno è intervenuto per aiutarli a tirarlo su tirandolo dalle breccia. Il sospetto di Marco è che l’anziano non avesse avuto un malore: «In realtà sembrava essere molto ubriaco. Quando siamo riusciti a riportarlo sul marciapiede, non sembrava comprendere la situazione, continuava a chiedermi sigarette, che io nemmeno avevo». Altri passanti intanto hanno chiamato il 118, con l’ambulanza arrivata poco dopo per verificare le condizioni dell’anziano. L’uomo sarebbe stato già noto agli operatori sanitari, che in passato lo avevano soccorso per problemi legali all’abuso di alcol. Dopo l’incidente non avrebbe riportato alcuna ferita ed è stato dimesso dopo poche ore.

L’orgoglio del sindaco

Ai due ragazzi si è rivolto il sindaco di Dolo, Gianluigi Naletto, che li ha invitati per premiarli con un encomio in municipio. «Sono così orgoglioso di loro – ha detto Palettò – Il loro impeto e coraggio è un esempio da diffondere e una speranza per la nostra società». Marco e Nicolò oltre a essere amici sono anche allievi della scuola “Boxe Riviera del Brenta”. «Il loro sport, spesso messo in secondo piano rispetto ad altri – ha aggiunto il sindaco – gli ha certo donato, oltre alla forza, quei valori aggiunti che li ha resi oggi un modello per tanti loro coetanei».

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