In Evidenza ACF FiorentinaGoverno MeloniStellantis
ATTUALITÀCoronavirusSanitàVacciniVariante Covid

Vaccini, i 2 miliardi buttati: le dosi al macero dopo l’arrivo dei nuovi aggiornati per le varianti

16 Settembre 2023 - 05:13 Redazione
vaccini dosi macero
vaccini dosi macero
Il conto dello spreco e gli impegni ad acquistare dei prossimi mesi

I nuovi vaccini contro il Coronavirus sono in arrivo. La Stampa racconta oggi che stanno per arrivare quasi dieci milioni di dosi, di cui 2,9 di Novavax e gli altri di Pfizer. Aggiornati alle nuove varianti. Si tratta della metà di quelli che servirebbero per vaccinare gli over 60 e i fragili. Ma il nuovo invio, aggiunge il quotidiano, avrà anche un altro effetto. Quello di mandare al macero una ventina di milioni di vecchie fiale. Che nessuno vuole perché tarate sulla vecchia versione del virus. E quindi con ciò arriviamo a 102 milioni di dosi sprecate. Per un controvalore di 2 miliardi. E non finisce qui. I vaccini costano in media 19 euro per ogni fiala. E ne devono arrivare 61,2 milioni di dosi di Pfizer.

Dosi al macero

Rischiano, spiega il quotidiano, di finire al macero. E così il conto dello spreco potrebbe arrivare a 3 miliardi. Il quotidiano fa il conto delle fiale sprecate: 60 milioni di dosi vicine alla scadenza regalate all’Africa e spesso finite nella spazzatura per l’impossibilità di conservarle alle adeguate temperature. Altri 22 milioni di dosi scadute a fine 2022. E 20 milioni consegnate lo scorso anno e mai somministrate. In tutto fanno 102 milioni. E l’Europa si è anche impegnata ad acquistare altri 450 milioni di fiale, di cui 61 milioni spetteranno all’Italia. Intanto il ministro della Sanità Orazio Schillaci annuncia che i nuovi vaccini aggiornati contro le varianti Xbb di Omicron arriveranno entro due settimane. E la campagna vaccinale anti-Covid partirà dall’inizio di ottobre.

La circolare

Nella circolare del direttore della prevenzione del ministero Francesco Vaia i vaccini sono raccomandati a quattro categorie:

  • over 60;
  • donne in gravidanza o in allattamento;
  • operatori sanitari e socio-sanitari;
  • persone dai 6 mesi ai 59 anni con elevata fragilità.

Per quest’ultima categoria si parla di patologie con condizioni che aumentano il rischio di contrarre Covid-19 in forma grave. Tra questi la circolare cita cardiopatici e affetti da malattie respiratorie gravi, obesi, pazienti oncologici, dializzati, trapiantati e immunodepressi. «La vaccinazione potrà inoltre essere consigliata a familiari e conviventi di persone con gravi fragilità». In via prioritaria andrà assicurata a ultraottantenni, ospiti di strutture per lungodegenti, come le Rsa, persone con elevata fragilità e marcata compromissione del sistema immunitario.

Leggi anche:

Articoli di ATTUALITÀ più letti