Roma, raid all’istituto agrario. Macellata una mucca, colpita con una freccia un’altra: le hanno perforato un polmone
Si sono introdotti nell’istituto agrario Emilio Sereni, alla periferia est di Roma, e lì hanno ucciso una mucca, macellandola sul posto, e ferito a morte un altro capo di bestiame, colpendolo con una freccia. L’animale è stato portato dal veterinario, ma non è stato possibile intervenire: la mucca aveva un polmone perforato e, perciò, è stata abbattuta. «Questi sono episodi gravissimi che ci mettono con le spalle al muro», ha detto all’Ansa la preside Patrizia Marini, «siamo in una zona al confine con Tor Bella Monaca in cui facciamo tanti progetti di legalità, ci impegniamo per avviare i ragazzi al lavoro». Secondo la dirigente, non si è trattato di una semplice ragazzata. «In altre occasioni hanno rubato l’incasso delle macchinette snack, in altre il vino, una volta hanno provato a portarsi via il trattore», ricordando poi che in primavera furono sgozzati tre o quattro maiali. Non sono sortite casuali: i capi di bestiame aggrediti e uccisi sono di pregio. Nell’utimo raid, è stata uccisa una mucca razza Limousine e una di razza Marchigiana, allevate secondo criteri bio e usati per illustrare le tecniche zootecniche. Così pregiate da valere tra i 4 mila e i 5 mila euro l’una. Così come i maiali: quella volta il danno superò i 10 mila euro. L’istituto è vigilato da un guardiano notturno, che però in entrambe le occasioni non si è accorto di nulla. In passato, la scuola aveva richiesto al comune di installare un sistema di videosoreglianza, ritenuto però troppo costoso dall’amministrazione.
Non è purtroppo la prima volta che accadono episodi di questa natura aggravati dall’efferatezza contro gli animali. «Faremo di tutto per fermare questi criminali», ha detto il ministro della Sovranità alimentare e delle foreste Francesco Lollobrigida, che ha annunciato l’apertura delle indagini da parte dei carabinieri. «L’istituto Sereni non solo rappresenta un investimento per la nostra Nazione, ma è un modello di didattica e un presidio di legalità. Il Masaf è pronto a sostenere questa eccellenza scolastica in un momento di difficoltà». Solidarietà anche dal ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara: «L’azione vigliacca ed ignobile avvenuta all’istituto agrario Sereni avrà delle conseguenze. Faremo tutto ciò che è necessario per difendere il patrimonio del Sereni. Lo stato non si lascia intimidire».