Omicidio nautico, via libera della Camera: cosa prevede il nuovo reato
Dopo il via libera del Senato a febbraio, è stato approvato dalla Camera 268 sì e 1 no il progetto di legge che introduce nell’ordinamento italiano i reati di omicidio nautico e di lesioni personali nautiche, che diventerà legge con la prossima pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. È stato il senatore di Fratelli d’Italia Alberto Balboni, che ha firmato, la proposta, a spiegare la necessità di questa norma: «Viene finalmente colmato un vuoto legislativo inaccettabile. Da oggi la pena sarà la stessa dell’omicidio stradale e questo avrà certamente un effetto deterrente per il contrasto alle violazioni delle regole di elementare prudenza anche in mare». Il senatore sottolinea che prima del via libera del Parlamento, per gli omicidi o le lesioni procurate in navigazione marittima o interna, era prevista l’applicazione delle pene dell’omicidio semplice. «Che sono più lievi, e non si capisce perché», ha aggiunto il senatore al Sole 24 ore.
Cosa prevede il nuovo reato
L’omicidio nautico – e quello di lesioni personali nautiche gravi o gravissime, così come si legge nel testo approvato dal Senato a febbraio – viene equiparato a quello stradale, il che prevede un inasprimento delle pene rispetto a quelle prima applicate. Le norme per l’omicidio stradale vengono così estese anche a chi guida unità da diporto, che contempla dai 2 ai 7 anni di reclusione. Ma bisogna considerare anche le aggravanti, le stesse del reato stradale. Chi guida in stato di ebrezza o sotto effetto di sostanze stupefacenti o psicotrope rischia tra gli 8 e i 12 anni di reclusione, e viene anche previsto l’arresto in flagranza.
Gli incidenti sul lago di Garda e nel golfo di Amalfi
In quasi tutti gli interventi alla Camera di mercoledì 20 settembre durante la seduta per approvare il testo sono stati ricordati Greta Nedrotti, 25 anni, e Umberto Garzarella, 36 anni, che rimasero uccisi nel 2021 sul lago di Garda quando un’imbarcazione guidata da due turisti tedeschi in stato di ebrezza li travolse. Ma tra gli episodi ricordati c’è anche quello della scorsa estate al golfo di Amalfi, dove il 3 agosto perse la vita la turista statunitense Adrienne Vaughan, quando un veliero di 40 metri travolse l’imbarcazione di 9 dove si trovava con il marito.
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