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11 settembre. Questo video su crollo del WTC7 è stato manipolato

21 Settembre 2023 - 10:03 Juanne Pili
Analizziamo il video fake della presunta demolizione controllata dell'Edificio 7

Circola un vecchio filmato sulla caduta dell’Edificio 7 (WTC7) noto per essere crollato conseguentemente alla caduta delle Torri Gemelle durante gli attentati dell’11 settembre 2001. La clip è stata resa nuovamente virale attraverso Tik Tok e ulteriormente ricondivisa su Facebook. Si sentono i rumori di esplosioni che si succedono rapidamente in serie, come quelli udibili in una reale demolizione controllata, accompagnati da dei bagliori che fanno pensare ai botti delle cariche esplosive, segue poi il crollo. Allora è stato realmente un complotto? No, qui l’unica “cospirazione” è quella di chi ha manipolato il video. Curiosamente, chi pensa di aver scovato le malefatte dei governi non si accorge di far circolare acriticamente una fonte fasulla. Per maggiori approfondimenti sul crollo del WTC7 suggeriamo la lettura della apposita FAQ redatta da Paolo Attivissimo assieme ai suoi collaboratori.

Per chi ha fretta:

  • Il filmato dimostrerebbe che l’Edificio 7 (WTC) sarebbe crollato a seguito di demolizione controllata, suggerendo che il locatario Larry Silverstein ci avesse lucrato sopra.
  • In realtà il crollo del WTC7 è una conseguenza del crollo della Torre Nord del complesso delle Twin Towers, come dimostrato in una vasta documentazione.
  • La clip in oggetto risulta contraffatta: le immagini e l’audio delle detonazioni sono state aggiunte appositamente e non risultano nei video originali.

Analisi

Curiosamente il rumore delle esplosioni non avviene precisamente dopo la comparsa dei bagliori, cosa difficile da spiegare, perché il suono viaggia a una velocità notevolmente più bassa della luce. Ma la cosa più curiosa è che non si trovano filmati originali dove si sentono tali esplosioni.

In nessun filmato che riporta il crollo dell’edificio 7 è possibile sentire i tipici rumori di una demolizione controllata. Prendiamo per esempio l’audio di un reale abbattimento mediante cariche esplosive:

Crollo del WTC7 – Il filmato originale

Nemmeno nel filmato originale da cui è probabilmente tratta la clip in oggetto è possibile vedere e sentire tali anomalie. Il filmato condiviso appare ottenuto zumando, specchiando e aggiungendo effetti audio e video. Insomma, parliamo di una fonte manipolata:

Come avvenne allora il crollo?

Come spieghiamo nella nostra guida non è mai stata accertata alcuna reale anomalia nel crollo dell’Edificio 7, tale da avvallare le tesi di complotto:

Secondo quanto appurato nel Final Report on the Collapse of World Trade Center Building 7 del NIST, il palazzo crollò per «collasso progressivo». Investito dai detriti della Torre Nord, l’Edificio 7 subì una serie di incendi, protrattisi per diverse ore, che in mancanza d’acqua non poterono essere domati. L’indebolimento delle strutture in acciaio a causa del calore fece il resto.

11 settembre 2001 | Dall’alto verso il basso: i detriti che travolsero il WTC7; immagine di Steve Spak che mostra la breccia aperta nella facciata dell’edificio prima del crollo.

Chi è l’uomo che si vede nella clip?

Prima di mostrare il crollo nella versione fake appare anche la rappresentazione in chiave satirica di un uomo, suggerendo che avesse lucrato sulla tragedia. Si tratta di Larry Silverstein. Abbiamo parlato anche di lui nella nostra precedente guida:

Nacque una piccola leggenda attorno al termine «pull it», pronunciato da Larry Silverstein quando ormai era chiaro che il crollo sarebbe stato inevitabile. Silverstein viene considerato erroneamente il proprietario del grattacielo, in realtà ne era il locatario. Contrariamente alle interpretazioni dei complottisti nostrani, Pull it, non significa «buttatelo giù»; era riferito ai vigili del fuoco, significa infatti in questo contesto, «ritirateli». Del resto era una decisione presa dagli stessi pompieri.

Conclusioni

Abbiamo visto che il video in oggetto è un falso conclamato, realizzato aggiungendo audio e luci in post-produzione. Non ci resta che chiederci per quale ragione chi si presenta come paladino della verità – contro quella “ufficiale” -, ha la necessità di diffondere filmati contraffatti.

Questo articolo contribuisce a un progetto di Facebook per combattere le notizie false e la disinformazione nelle sue piattaforme social. Leggi qui per maggiori informazioni sulla nostra partnership con Facebook.

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