«Agosto 2023, il più caldo di sempre»: il record (negativo) che spaventa gli esperti
Dopo giugno e luglio, anche agosto 2023 fa registrare le temperature più alte di sempre del Pianeta. Quelle rilevate dalla National Oceanic and Atmospheric Administration (Noaa) nel report mensile segnano un record negli ultimi 174 anni di storia per quanto riguarda l’ottavo mese dell’anno. Un’ondata di calore che ha reso quella di quest’anno l’estate più calda nell’emisfero settentrionale e l’inverno più caldo nell’emisfero meridionale. Ma non è finita qui. Perché se il 2023 sarà l’anno più caldo di sempre – o il secondo, appena dietro il 2016 – l’influenza dell’oscillazione meridionale di El Niño continuerà a riscaldare la Terra, e i suoi effetti verranno avvertiti per tutto l’inverno prossimo. «A seconda di quanto persisterà El Niño, in aggiunta al costante riscaldamento globale dovuto ai cambiamenti climatici, è possibile che il 2024 sia ancora più caldo del 2023», ha dichiarato la climatologa del Noaa al New York Times.
Le tempeste e i costi
Nella sua analisi, l’agenzia statunitense fa il bilancio dell’estate, tra tempeste e cicloni che hanno causato disastri in tutto il Paese. Le temperature superficiali del mare hanno raggiunto un livello record per il quinto mese consecutivo, e ad agosto la temperatura superficiale globale è stata di 1,25 gradi Celsius, al di sopra della media del XX secolo. Quello di agosto è stato il nono mese più caldo mai registrato negli Stati Uniti, ma alcuni Stati hanno avuto dei picchi ancora più alti rispetto alle loro medie, come Louisiana, Florida e Mississipi. Per loro, quello del 2023 è stato l’agosto più caldo di sempre. «Ad agosto si sono formate 19 tempeste in tutto il mondo, otto delle quali hanno raggiunto la forza di un ciclone tropicale. Sei di queste tempeste, tra cui due uragani, si sono verificate nell’Oceano Atlantico, più del solito per la regione», recita il report, «nel 2023 gli Stati Uniti hanno registrato 23 disastri climatici e meteorologici che hanno causato danni per oltre 1 miliardo di dollari ciascuno, il numero più alto mai registrato in un anno», anche se in parte i costi – spiega il dossier – sono lievitati a causa dell’inflazione.