Cpr, anche la Lombardia si sfila dal piano del governo. Fontana: «Siamo già la regione che accoglie di più». Cosa dicono i dati
«Siamo già al completo». Si aggiunge anche Attilio Fontana alla lista di governatori che esprimono qualche perplessità sul sistema dei rimpatri su cui è al lavoro il governo Meloni, e in particolare sulla decisione di aprire nuovi Centri di permanenza per il rimpatrio (Cpr). Nei giorni scorsi, è stato il presidente del Veneto Luca Zaia il primo a sollevare la polemica. Ora anche il governatore lombardo si mostra scettico sul piano del governo e a margine di un evento a Palazzo Lombardia commenta: «Riceviamo già un alto numero di stranieri, tra i quali il 70% che non ha diritto di rimanere, evidentemente non dovrebbero nemmeno partire. I numeri delle persone accolte in questa regione è superiore a quelli di tutte le altre, con conseguenti difficoltà a livello sociale e di gestione», ha spiegato Fontana. E poi la frecciata al governo: «Ascolteremo le richieste ma ora siamo già al completo». Oggi il presidente di Regione Lombardia ha incontrato l’ambasciatore francese, ribadendo la necessità di «trovare una soluzione a livello europeo». Mentre Fontana sembra chiudere al governo Meloni, nella sua stessa maggioranza c’è chi sembra remare in direzione contraria. Secondo quanto riporta Repubblica, Fratelli d’Italia si sarebbe smarcata dalla prudenza del governatore e avrebbe chiesto l’apertura di un altro Cpr in Lombardia tramite un’interrogazione parlamentare che sarà presentata dal deputato Riccardo De Corato.
I dati sull’immigrazione in Lombardia
Stando ai dati dell’ultimo Dossier Statistico Immigrazione, realizzato dal Centro studi e ricerche Idos, a inizio 2022 erano 3.561.540 i cittadini non comunitari soggiornanti regolarmente in Italia. Un numero in crescita del 5,6% rispetto all’anno precedente, ma inferiore in termini assoluti rispetto al 2020 e al 2021. Per quanto riguarda la Lombardia, le affermazioni di Fontana sembrano trovare riscontro nella realtà. I dati raccolti da Anolf Milano e i principali sindacati confermano che si tratta della regione con il più alto numero di residenti stranieri: 193.910, circa il 12% del totale. Gli immigrati che arrivano in Lombardia provengono principalmente da Romania, Egitto, Marocco, Albania, Cina e Filippine. Quasi il 70% di chi arriva in Lombardia è “soggiornante di lungo periodo”, mentre il 28% è rappresentato da stranieri in attesa di ottenere la cittadinanza. A Milano, poi, vive il 9,5% dei cittadini stranieri residenti in Italia, superata solo da Roma per poco più di 26 mila unità. Brescia si conferma la quarta provincia italiana per numero di immigrati residenti. In controtendenza invece la provincia di Como, che nel 2022 registra un calo consistente nei numeri di residenti stranieri: – 3.377 unità, pari al 7%.
Credits foto: ANSA/Mourad Balti Touati | Il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana
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