La figlia del netturbino accusato di stupro: «Mio padre è sempre piaciuto… ci sono anche donne malate»
«Mio padre non aveva bisogno di fare queste cose, a lui le donne non sono mai mancate». A parlare è la figlia di Ubaldo Manuali, il netturbino di 59 anni arrestato a Roma con l’accusa di aver drogato e stuprato almeno tre donne. La ragazza è intervenuta stamattina al programma Mattino 5 in onda su Canale 5, senza apparire a mezzo video e con una voce camuffata. La figlia è ritornata sul caso di cronaca che ha colpito la sua famiglia: «Con chiunque lui sia andato a letto sono sempre state consenzienti. Sempre, sempre. Per fare una cosa del genere, non so chi devi essere. Io vi posso assicurare che non è così. Purtroppo viviamo in una generazione in cui la donna subisce tanti abusi e ci sono anche tante donne che purtroppo sono malate». La ragazza ha voluto precisare che la sua è una posizione di parte: «È normale che ad ascoltare ora le mie parole adesso uno dice “vabbè è la figlia e giustamente deve cercare di difenderlo”. Ma anche io sono una donna e sono scioccata per questo, perché comunque mio padre adesso sta veramente dappertutto e io sono sconvolta». E puntualizza: «Io so chi è realmente mio padre e basta questo, non gli sono mai mancate le donne. Anche per questo si è separato da mia madre perché è sempre stato un uomo che è sempre piaciuto». Un bell’uomo quindi, che non aveva bisogno di mezzi illeciti per soddisfare il suo desiderio, ma capendo che si stava infilando in un discorso pericoloso, la figlia ha rettificato: «Non è che se era un brutto uomo che aveva bisogno di fare queste cose ma anche un brutto uomo… cioè non esiste proprio né in cielo né in terra fare una cosa del genere». Infine, la ragazza si appella alla presunzione di innocenza: «Addirittura dire che sono state drogate , che sono stati trovati i farmaci. Ma dove sono stati trovati i farmaci? Ci sono le prove? Noi abbiamo sentito il suo dottore e ha detto che non gli sono mai stati prescritti questi farmaci e pr prendere questi farmaci devi avere una ricetta perché sono ad uso personale».
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