Carolina Marconi, i controlli dopo il tumore al seno: «Sono sparita perché nella Tac hanno trovato qualcosa al fegato, sono spaventata»
«Non c’è mai pace», scrive con amarezza sui social Carolina Marconi, modella venezuelana ex concorrente del Grande Fratello che a novembre del 2021 era guarita da un tumore al seno. Sui social ha spesso aggiornato delle sue condizioni di salute i suoi follower, per esorcizzare quello che stava affrontando e per dare il suo supporto a chi si trovava nella stessa situazione. Come paziente oncologica, o come parente di un paziente oncologico. Nei mesi successivi aveva poi fatto campagna di sensibilizzazione per la legge sull’oblio oncologico, e i problemi non risolti che prevede il testo approvato alla Camera. Ora però Marconi è tornata a condividere sui social anche le sue paure, perché i risultati dell’ultima Tac che ha svolto non la fanno stare tranquilla. «Ho pensato tanto prima di pubblicare questo post ma faccio quello che sento, anche perché mi avete fatto tanta compagnia nel momento più duro della mia vita», ha scritto la 45enne, «i risultati sono usciti: mammografia ed eco okay, ma nella Tac c’è qualcosa al fegato e quindi dovrò fare un’altra risonanza con il contrasto, per vedere realmente di cosa si tratta». Ha poi proseguito: «Ecco perché sono sparita, è stata una doccia fredda ero spaventata, devo solo aspettare che mi chiamino per effettuare tutto». Marconi ha poi raccontato della conversazione avuta con il suo medico: «Quando mi ha telefonato il mio oncologo per dirmi che dovevo fare questo controllo, non vi dico le mie gambe come tremavano, sentivo nuovamente il cuore accelerare e, in quel momento, tutto quello che stavo facendo improvvisamente non aveva più senso. Ho avuto un vero e proprio blackout, ancora due settimane con il punto interrogativo». Nonostante la preoccupazione però, anche in questa occasione Marconi ha voluto dare un messaggio positivo ai suoi follower: «Bisogna mettersi l’anima in pace, aspettare, pensare positivo e non fasciarsi la testa prima di romperla. È dura, durissima, perché è come essere su una scala della vita che, dopo tutti i gradini fatti, sei da un lato che manca l’ultimo – finalmente – ma dall’altro che puoi inciampare in un secondo. Le mie paure però non devono essere più forti del mio inconscio, ora penso solo a stare bene. Lavoro, dipingo, metto in ordine casa, il giardino, cucino, mente libera. Inutile stare lì ferma nel letto a piangere».
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