L’ultimo giallo su Adamo Guerra e il finto suicidio: «La famiglia sapeva da 7 anni che era in Grecia»
S’infittisce il giallo che ha per protagonista Adamo Guerra, l’uomo ritrovato a Patrasso, in Grecia, dopo aver simulato il suicidio dieci anni fa. La sua ex moglie Raffaella Borghi, con la quale ha avuto due figlie, sarebbe stata a conoscenza almeno dal 2016 che l’ex marito non era morto. Secondo quanto riporta Ansa, infatti, la donna residente a Lugo (Ravenna) a settembre 2016 presentò una denuncia ai carabinieri di Imola per accusare Guerra di «violazione degli obblighi familiari, in relazione al mantenimento della due figlie». Borghi aveva, infatti, bisogno di maggiori risorse dal momento che una delle figlie sarebbe andata di lì a poco all’università. Come confermato dalle forze dell’ordine, scrive il Corriere della Sera, le autorità italiane lo avevano rintracciato in Grecia, ma non a Patrasso, e in seguito avevano notificato a Borghi la scoperta.
La scomparsa e il ritrovamento
Adamo Guerra, che all’epoca gestiva un negozio di casalinghi vicino a casa, era scomparso il 7 luglio 2013, lasciando due lettere in cui diceva che aveva problemi economici e di voler farla finita. Inizialmente si pensò a un suicidio ma, come verbalizzò la stessa ex moglie il 30 settembre 2016, Guerra venne rintracciato in Grecia dalla polizia di quel Paese, a seguito di ricerche in ambito europeo. Nei giorni scorsi l’ex moglie aveva detto di aver saputo che l’ex non era morto quando a febbraio 2022 aveva fatto richiesta all’Aire (Anagrafe italiani residenti all’estero) di essere un cittadino italiano residente in Grecia. Nell’ultima puntata Chi l’ha visto – programma di Rai Tre che ha raccontato che l’uomo scomparso il 7 luglio 2013 non si era suicidato – ha raggiunto l’uomo a Patrasso. Contattata dal Corriere della Sera, Raffaella Borghi si era detta scossa dalla notizia del finto-suicidio dell’ex marito, successivamente però ha chiesto di essere lasciata in pace.