Polonia, il presidente Duda sull’invio di armi a Kiev: «Manderemo quelle vecchie»
«È fuori questione inviare uno dei nuovi equipaggiamenti che stiamo acquistando, come gli obici K2 o i carri armati K9. Non stiamo spendendo miliardi per regalarli all’improvviso». Mentre era in volo per rientrare in Polonia, il presidente della Repubblica Andrzej Duda ha concesso un’intervista alla testata Super Express, dove è tornato sugli attriti tra il suo Paese e l’Ucraina, soprattutto in seguito alle accuse fatte da Volodymyr Zelensky davanti all’Assemblea generale delle Nazioni Unite. «Le parole di Zelensky mi hanno molto preoccupato – ha detto Duda -. In Polonia, molte persone si sono sentite offese. I polacchi, sia le autorità pubbliche che la gente comune, si sono sacrificati molto per aiutare l’Ucraina. Molti hanno persino rischiato la vita». E sul motivo di quell’attacco di fronte al mondo intero, Duda suggerisce: «Non dimentichiamo che Zelensky è sottoposto a enormi pressioni. Manda le persone al fronte, spesso a morire. Dopotutto, lì la gente muore ogni giorno. Non è nemmeno vero che l’opposizione e la visione critica del potere scompaiono in tempo di guerra». Il presidente rivendica quindi un ruolo che gli sembra mancare in questa fase storica. A incrinare i rapporti con l’Ucraina, la tratta del grano è solo uno dei fronti aperti. Proprio in questo Duda vede un disallineamento della Commissione rispetto ai regolamenti europei: «Credo che il mercato europeo debba essere protetto, e questo atteggiamento della Commissione ha poco a che fare con la stabilità e la protezione del mercato». Un altro versante è quello delle armi e qui il presidente della Repubblica prova a venire incontro alle dichiarazioni del primo ministro Mateusz Morawiecki: «Ho interpretato la dichiarazione del Primo Ministro in modo completamente diverso. Non significa che non consegneremo mai armamenti all’Ucraina. Quando le vecchie attrezzature saranno sostituite da quelle moderne, non vedo il problema di inviarle agli ucraini». Lo stop all’invio di armi per Duda sarebbe solo temporaneo, nell’attesa che le attrezzature vengano aggiornate. Infine, sulle prossime elezioni in Polonia del 15 ottobre il presidente ha espresso un solo desiderio: «Queste elezioni sono molto importanti. Decideranno in larga misura quale sarà il futuro della Polonia. Vorrei che il governo fosse stabile, questa è la cosa più importante oggi».
(In copertina foto di Miguel Rodriguez durante la sessione polacca all’assemblea generale delle Nazioni Unite)
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