Evade grazie al cantiere in carcere, caccia all’uomo a Teramo. Il precedente nel 2010 con un lenzuolo
Si fanno sempre più serrati i controlli in provincia di Teramo, tra posti di blocco stradali e pattugliamenti della polizia a caccia del detenuto albanese Roland Dedja, evaso dal carcere di Castrogno questa mattina 25 settembre. La caccia all’uomo sarebbe partita in ritardo, secondo fonti interne citate dall’Ansa, con l’allarme partito dopo un certo lasso di tempo dopo la scomparsa dell’uomo. Il 39enne aveva sfruttato una falla nei controlli, approfittando dei lavori in corso nel carcere: con una fune da alpinista fissata alle sbarre di ferro di un depuratore esterno al carcere, si è calato anche aiutato da un complice che con un drone gli ha consegnato gli strumenti per scappare. Il detenuto era nel carcere abruzzese dopo l’arresto a Martinsicuro nel giugno scorso con l’accusa di droga e rapina. Era in attesa di essere giudicato. Dedja non è nuovo a questo tipo di imprese. Già nel 2010 era riuscito a scappare dal carcere di Pisa, dove era rinchiuso per un omicidio e un tentato omicidio. Con lui in quell’occasione c’era un altro detenuto, Bledar Shehu, con il quale si calò con un lenzuolo. Entrambi erano stati catturati dopo qualche mese.