Devastano una casa in montagna, 12 ragazzi rischiano il processo. Traditi da un selfie: danni per 130mila euro
Dodici minorenni hanno fatto irruzione in una casa di montagna di una coppia di Canazei, in Trentino, e l’hanno devastata: mobili distrutti, infissi interni ed esterni anche, elettrodomestici fatti volare dalle finestre. La vicenda risale all’inverno tra il 2020 e il 2021, nata da una bugia di uno dei ragazzi che avrebbe raccontato agli amici che quella casa – chiusa in una zona isolata – era di suo zio e doveva essere demolita. In realtà, ricostruisce il Corriere della Sera, il giovane non aveva alcun grado di parentela con la coppia vittima della distruzione e l’abitazione era solo in via di ristrutturazione. A incastrare i ragazzi è stato, in particolare, un selfie che uno di loro si è fatto proprio nella casa distrutta. Da qui i carabinieri sono riusciti a risalire a tutti gli altri. E pare che l’autore dello scatto sia anche colui che aveva dato il via libera alla barbarie raccontando la bugia. I vandalismi sarebbero avvenuti almeno tre volte nel periodo tra dicembre 2020 e aprile 2021.
130mila euro di danni
La Procura dei minori di Trento, dopo aver indagato per mesi sul fatto con l’accusa di danneggiamento in concorso e invasione di terreni o edifici, ha chiesto il rinvio a giudizio e il processo per i dodici ragazzi – tutti tra i 14 e i 16 anni all’epoca dei fatti – e ha valutato il danno pari a 130mila euro. Inizialmente gli indagati erano diciassette, ma cinque di loro sono stati poi ritenuti estranei ai fatti. La difesa dei giovani sotto accusa – in forza della minore età dei loro clienti – stanno tentando di trovare un accordo economico con i proprietari di casa ed evitare così il processo. Il tutto è ancora in fase negoziale, ma al momento pare che la cifra in ballo sarebbe stata ridimensionata.
Foto di copertina da archivio
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