Il Kenya punta sul nucleare: via libera alla costruzione della prima centrale
Nel 2027 il Kenya inizierà la costruzione della sua prima centrale nucleare. Sarà una novità per il Paese africano che punta ad aumentare la sua produzione di energia per rispondere all’aumento della domanda. Inoltre, il piano di Nairobi sfrutterà l’impianto per spingere ancor di più sulle zero emissioni di carbonio. La messa in funzione è prevista dal 2034. Un sogno che viene da lontano e che da anni ha visto il Paese africano inviare all’estero decine di studenti in economie sviluppate che utilizzano l’energia nucleare. Un modo per acquisire conoscenze e competenze che saranno utili nel prossimo futuro.
September 14, 2023
I numeri della centrale keniota
A dare il via libera alla costruzione della centrale ha provveduto nel 2021 l’AIEA (Agenzia internazionale per l’energia atomica). L’impianto finale avrà una capacità di 1.000 Megawatt (MW) e sarà costruito nelle contee di Kilifi e Kwale, nel sud del Paese. L’amministratore delegato ad interim dell’Agenzia per l’energia e l’energia nucleare (NuPEA) Justus Wabuyabo ha riepilogato alla testata Business Daily le tappe del progetto: «Faremo la fase di gara in qualsiasi momento tra il 2026 e il 2027 e inizieremo la costruzione nel 2027. I tempi di costruzione variano da sei a dieci anni, per cui prevediamo il 2034-35 per la messa in funzione del primo impianto». Le gare d’appalto saranno internazionali in modo da far convergere in Kenya gli investimenti del mercato estero. Tutto partirà solo dopo alcuni studi sismici che designeranno la sede specifica. Dietro la costruzione della centrale c’è la crescita esponenziale della domanda di energia nel Paese che vuole distaccarsi dagli impianti termici altamente inquinanti. Un investimento a lungo termine viste anche le aspirazioni del Kenya di diventare un’economia a medio reddito reddito entro il 2030. Per lo stato africano sarà una vera e propria rivoluzione visto che a maggio le quote sulla produzione di energia elettrica erano i seguenti: 45,21% dalla geotermia, 21,05% dall’idroelettrico, 16,08% dall’eolico e 3,92% dal solare. Ma la costruzione di una centrale nucleare avrà bisogno di un parallelo finanziamento delle reti di trasmissione dell’elettricità, dentro e fuori dal sito. Un investimento che per NuPEA sarà molto importante per le necessarie misure di sicurezza richieste. Il Sudafrica in questo momento è l’unico Paese africano ad avere un impianto nucleare commerciale che rappresenta il 5% dell’elettricità generata nel Paese.
(In copertina Justus Wabuyabo l’amministratore delegato ad interim dell’Agenzia per l’energia e l’energia nucleare)
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